NAPOLI – È guerra tra la Curia ed il Comune di Napoli che vuole togliere la concessione di loculi e cappelle alle Arciconfraternite dopo che si è rotto il rapporto di fiducia a causa del business delle lampade votive finito nel mirino del Procura e della Corte dei Conti da 4 anni.

L‘amministrazione comunale accusa gli enti della curia di lucrare sulla gestione del servizio delle lampade votive ed intanto le arciconfraternite hanno cominciato a sostituire le lampade votive collegate alla rete elettrica con altre alimentate a batteria tagliando in tal modo i ponti con il comune, che fornisce l’energia elettrica, e chiedendo ai familiari dei defunti di non versare più soldi all’amministrazione comunale.

“In questo caso il Comune ha assolutamente ragione e la Curia deve ravvedersi, non si può assolutamente lucrare sulle lampade votive. Diversi cittadini ci hanno scritto denunciando la situazione della sostituzione delle lampade con quelle a batteria che sono poco luminose e sono fissate con delle fascette, situazione poco consona e dignitosa pe un cimitero. Poi c’è l’aspetto dell’impatto ambientale da non sottovalutare con centinaia e centinaia di batteria da dover smaltire. Chiediamo il ripristino delle lampade alimentate ad energia elettrica prevedendo, magari, per ogni utenza una singola lampadina eliminando e lampade occasionali, in modo che vi sia una parità di condizioni tra i defunti. Inoltre per mettere in atto questa innovazione sono state arbitrariamente spente anche le luci votive che i cittadini hanno pagato e bisogna prenderne atto. “.- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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