19.1 C
Napoli

Il selfie davanti alla salma: quando i social calpestano la dignità umana

-

NAPOLI (Di Stefano Esposito) – Davanti alla bara di Papa Francesco, un’icona mondiale di fede, umanità e speranza, ci si sarebbe aspettati soltanto silenzio, preghiera e rispetto. E invece, tra le navate cariche di commozione, a spezzare quel fragile raccoglimento sono stati innumerevoli flash e sorrisi forzati, immortalati in selfie destinati ai social. In quell’istante, il sacro ha ceduto il passo al profano, la memoria collettiva al desiderio individuale di visibilità.

La ricerca spasmodica di like e approvazione ha portato alcuni (purtroppo molti) individui a trasformare un momento sacro in un’operazione di branding personale. La spettacolarizzazione della morte, alimentata dai valori distorti dei social media, è il segnale di una degenerazione collettiva che merita una riflessione seria.

In un mondo sempre più dominato dall’ossessione per l’apparenza e il riconoscimento digitale, la dignità umana viene sacrificata sull’altare della visibilità. I gesti che una volta simboleggiavano rispetto e cordoglio sono sostituiti da un click, da un’immagine condivisa. È questa la nuova realtà? È questo il futuro che stiamo costruendo? La società dei valori “2.0” rischia di trasformare ogni evento umano, anche il più solenne, in un contenuto effimero, svuotato di significato.

E non è solo la dignità a essere sacrificata. Come cantano i Coma_Cose, stiamo barattando anche l’amore per una manciata di “cuoricini”. La ricerca compulsiva di visibilità, quasi fosse una dipendenza, ci porta a svuotare di significato anche i sentimenti più autentici. L’amore, che dovrebbe essere un’esperienza intima e profonda, viene ridotto a un gesto pubblico, a un simbolo digitale che perde la sua essenza.

Questa deriva culturale pone una domanda urgente: stiamo ancora conservando un briciolo di rispetto per noi stessi e per gli altri? Il gesto di scattare un selfie davanti alla salma del Santo Padre non è solo una mancanza di buon gusto, ma un atto che riflette una grave perdita di valori. È il momento di fermarsi e riconsiderare la direzione in cui stiamo andando. Le emozioni vere, il rispetto per la dignità umana e la riflessione spirituale non possono essere subordinati alla dittatura dei like.

Vuoi pubblicare i contenuti di NapoliVillage.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito? Contattaci all'indirizzo redazione@napolivillage.com

Altri articoli dell'autore

0 Commenti
Vecchi
Più recenti Le più votate
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
- Sponsorizzato -
- Sponsorizzato -
0
Esprimete la vostra opinione commentando.x