NAPOLI – “Nella mattinata di mercoledì un cittadino ci ha segnalato di aver rinvenuto circa 20 carcasse di piccioni lungo via Nicolardi, ai Colli Aminei. Tutte le carcasse non presentavano segni di violenza. Secondo quanto ci è stato riferito un fenomeno del genere non si era mai verificato prima nella zona. Dinanzi ad uno scenario del genere non escludiamo che gli esemplari siano deceduti per avvelenamento. Qualora tale pista fosse confermata occorrerà chiarire se si tratta di un ingerimento casuale o se è in atto qualche pratica criminale per ammazzare i volatili”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Abbiamo inviato una segnalazione alla sezione Veterinaria della Asl Napoli 1 per chiedere di effettuare i controlli del caso. Gli uccelli, così come le altre specie animali, rappresentano una parte del patrimonio di biodiversità che caratterizza i nostri territori. Vanno preservati, non ammazzati”.

In merito al rinvenimento di carcasse di piccioni e 2 gatti in un giardino pubblico in Via Nicolardi (Vomero), la direzione generale della ASL Napoli 1 Centro fa sapere che è stato prontamente attivato il Dipartimento di Prevenzione (Area di Coordinamento di Sanità Pubblica Veterinaria e Polo Didattico Integrato) al fine di porre in essere tutte le verifiche del caso. «Alle 08.20 di stamane – dice il direttore generale ASL Ciro Verdoliva – è stata attivata l’Unità Operativa Complessa Sanità Animale e Presidio Ospedaliero Veterinario, diretta dalla dottoressa Marina Pompameo.

Il personale tecnico ha recuperato 27 carcasse di colombi e 2 carcasse di gatti». Il medico veterinario del Presidio Ospedaliero Veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro ha effettuato sulle carcasse degli animali, un preliminare accertamento radiografico, escludendo cause di morte per ferite da arma da fuoco. I medici afferenti all’Unità Operativa Complessa Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (diretta dal dottor Vincenzo Caputo) si sono poi recati in Via Nicolardi per le indagini epidemiologiche a tutela della salute pubblica e del benessere animale e per gli ulteriori, eventuali provvedimenti, ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale che disciplina la materia. Le carcasse animali sono state consegnate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, per gli accertamenti sulle cause di morte, per sospetto avvelenamento.

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