NAPOLI – Come accade da anni ormai ogni estate si ripete in maniera precisa e puntuale l’incendio presso il campo rom di Barra in Via Mastellone. Rogo tossico che alimenta sempre più lo sprigionarsi di diossina.
“È vergognoso che in un’area come quella dell’ex campo rom di via Mastellone a Ponticelli – interessata da un progetto di bonifica e che, dunque, dovrebbe essere sotto stretta e costante osservazione – il Comune non riesca nemmeno a chiudere i varchi di accesso per impedire ai criminali dell’ambiente di continuare a ingrossare la discarica abusiva e appiccare roghi tossici. Invitiamo Palazzo San Giacomo ad attivarsi immediatamente su questo fronte. Inoltre chiediamo alla Regione di prendere finalmente coscienza che la Terra dei Fuochi è un’emergenza che non ci siamo lasciati alle spalle e che bisogna affrontarla con misure adeguate al dramma. Non si scherza con la salute e la sicurezza dei cittadini”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania e coordinatore cittadino a Napoli.
Tecnici del dipartimento Arpac di Napoli, in sinergia con i Vigili del fuoco, sono intervenuti intorno alle 9.00 di oggi nella periferia est di Napoli, per un incendio divampato poche ore prima nei pressi di cupa Cimitero nel quartiere Barra. All’atto del sopralluogo, l’incendio appariva già in fase avanzata di spegnimento ad opera dei Vigili del fuoco.
È stato installato nei pressi del luogo dell’evento, ed è già operativo da stamane, un campionatore ad alto flusso di aria per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera, allo scopo di monitorare le concentrazioni di tali contaminanti generati a seguito dell’incendio.
I dati disponibili delle stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’aria più vicine al luogo dell’incendio, site a Napoli presso via Argine e piazza Garibaldi, e a Portici nel parco della Reggia, mostrano, nell’intervallo tra le ore 7 e le ore 10, concentrazioni orarie degli inquinanti monitorati in linea con l’usuale ciclo giornaliero. Tali concentrazioni sono rimaste al di sotto dei limiti di legge applicabili e non manifestano andamenti che possano essere chiaramente riconducibili all’incendio.
Sulla base delle prime osservazioni, l’incendio ha coinvolto materiale di varia tipologia, con presenza di legno, pneumatici fuori uso, indumenti, materassi. Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno diffusi non appena disponibili.
“È incredibile che questa vicenda si riproponga in continuazione – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli – ho chiesto nuovi approfondimenti dell’Arpac, per me è tempo di intervenire definitivamente con una bonifica totale e la liberazione di quell’area”.