NAPOLI – Non comincia nel migliore dei modi la settimana di preparazione al Pride di Napoli.
La notizia di Padova e Milano, dove il tribunale ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia omogenitoriale, nato con la maternità surrogata e stabilito inoltre l’annullamento del riconoscimento dei figli di tre coppie di donne, ha turbato i preparativi dell’onda arcobaleno che il 1 luglio attraverserà Napoli.
Era impossibile quindi che non venisse incentrato su questo argomento il dibattito di apertura del Pride Park, allestito nell’albergo dei Poveri e dove fino al 1 luglio si svolgeranno diverse iniziative di preparazione. Un gesto politico, frutto della destra al Governo, secondo Alice Rutini, referente delle Famiglie arcobaleno per la Campania, la Calabria e la Basilicata.
Al confronto, che ha visto in collegamento anche l’intervento dell’ex senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili, si sono alternati i rappresentanti delle associazioni organizzatrici del pride, Loredana Rossi dell’Associazione transessuali Napoli e Antonello Sannino, presidente di Antino Arcigay e alcuni parlamentari, come l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza e la deputata Gilda Sportiello.
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