NAPOLI – Europa Verde con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e quello municipale Lorenzo Pascucci sono andati a trovare a Materdei la famiglia di una delle vittime degli accoltellamenti avvenuti a Marechiaro qualche giorno fa per esprimere la piena solidarietà dei cittadini perbene all’ennesima vittima dell’ondata di criminalità che sta vivendo Napoli. Alcuni abitanti della zona sono scesi in strada improvvisando una iniziativa pubblica di solidarietà a Loredana la mamma di Antonio.

“I figli dei camorristi nel 90% diventano a loro volta criminali violenti e pericolosi. Bisogna levare a queste famiglie che li addestrano sin da piccoli a diventare pericolosi delinquenti la patria potestà. Vogliamo ricordare a tutti che la città è piena di murales, scritte e altarini dedicati a boss, baby rapinatori e spacciatori.

Vogliamo ricordare che alcuni intellettuali e noti disegnatori di fumetti hanno sostenuto e addirittura sono scesi in strada per glorificare un piccolo delinquente mentre si sono sempre disinteressati delle vittime della criminalità. Forse perchè fanno meno audience. Noi invece saremo senza se e senza ma sempre dalla parte delle vittime ed delle persone perbene. Ci ha fatto piacere verificare la vicinanza del quartiere alla famiglia di Antonio” dichiarano Borrelli e Pascucci.

La mamma di Antonio ricoverato al Fatebenefratelli ha rassicurato i presenti ringraziando il personale medico, il 118 e i presenti tra cui il personale del ristorante Cicciotto perchè grazie al loro tempestivo intervento il ragazzo si è salvato. L’altro ragazzo è stato ricoverato al Cardarelli.

“Avevano squartato mio figlio – ha spiegato la mamma Loredana – gli erano uscite le budella da fuori ma per fortuna i soccorsi sono stati tempestivi e sono riusciti a salvarlo. Oggi mi hanno comunicato che è fuori pericolo. Adesso chiedo solo una cosa: giustizia rapida e implacabile”.

La lite tra ragazzi coinvolti nella lite di Marechiaro, terminata nel sangue, è cominciata sui social. Così quando si sono incontrati sugli scogli i protagonisti della diatriba, uno di essi ha riconosciuto chi l’aveva offeso su si Tik Tok ed Instagram (nove mesi addietro) e lo ha aggredito e quando stava per avere la peggio ha chiamato in soccorso l’amico che ha estratto dal costume da bagno il coltello.

I due aggressori, mentre le persone presenti prestavano i primi soccorsi ai ragazzi accoltellati, si erano allontanati a nuoto e poi probabilmente con una barca. Dopo che sono scattate le indagini, sono stati individuati.

Quello armato di coltello è finito in cella, con l’accusa di tentato omicidio. Ha sedici anni, è figlio di un soggetto condannato all’ergastolo come esponente del clan Lo Russo. Il suo complice, quello che aveva scatenato la rissa, è un sedicenne denunciato a piede libero, perché non c’è prova che abbia impugnato un coltello.

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