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NAPOLI – “Ho chiesto al direttore sanitario del San Paolo, Vito Rago, di creare tutte le condizioni affinché si faccia piena chiarezza su un presunto caso di malasanità che sarebbe avvenuto nell’ospedale di Fuorigrotta”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, denunciando che “un cinquantenne è entrato nell’Ospedale San Paolo per un intervento in day surgery quasi certamente per un’ernia ma purtroppo è morto in circostanze che fanno pensare a un caso di malasanità, tanto che, nel corso della notte, sono state anche sequestrate la salma e la cartella clinica dopo che sarebbe stata effettuata una denuncia dai familiari”.

“Va fatta chiarezza prima di tutto sulle cause della morte, sul personale che ha operato e se era autorizzato a farlo e poi sulle eventuali responsabilità” ha concluso Borrelli per il quale “appare davvero assurdo e inaccettabile che una persona muoia per quello che sarebbe dovuto essere un intervento di ernia inguinale”.

L’Associazione CODICI porta avanti da anni la battaglia per la tutela e il diritto alla salute dei cittadini, che viene messa a dura prova ogni giorno negli ospedali italiani, tra i ritardi di un ambito sempre più segnato dalla cattiva gestione e la generale situazione di crisi del Sistema Sanitario nazionale.

In questo scenario seriamente compromesso, segnaliamo ancora una volta un sospetto caso di malasanità avvenuto in un ospedale napoletano. La vittima della vicenda è un uomo di circa cinquant’anni che, ricoverato per un’ernia inguinale, è deceduto in seguito all’operazione presso l’Ospedale San Paolo di Napoli.

L’uomo, che sarebbe dovuto essere sottoposto ad un veloce intervento in day hospital, è invece deceduto.

I familiari hanno presentato una denuncia per ricostruire la dinamica dei fatti. Sarà necessario ora chiarire le cause che hanno portato alla morte l’uomo e stabilire le eventuali responsabilità.

Purtroppo la vittima di questo sospetto episodio di malasanità non rappresenta un caso isolato: i dati presentati quest’anno dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli errori in campo sanitario parlano di 570 denunce rilevate in 4 anni (più precisamente dall’aprile 2009 al dicembre 2012).

Un numero spaventoso, reso ancora più grave dal fatto che fra queste, 400 sono relative a casi che hanno portato appunto alla morte del paziente, o per disfunzioni/carenze strutturali, o per errore imputato al personale medico e/o sanitario.

“E’ urgente fare chiarezza sulla morte di un uomo di cinquant’anni, ricoverato per un’operazione del genere in una struttura sanitaria pubblica – ha dichiarato il Segretario Nazionale di CODICI Ivano Giacomelli – e se dovessero emergere responsabilità da parte del personale medico e/o ospedaliero, i responsabili dovranno essere puniti per garantire ai cittadini che episodi come questo non si ripetano in futuro” – ha concluso il Segretario Nazionale di CODICI.

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