Nuovi e inquietanti dettagli emergono dall’inchiesta sul tragico femminicidio di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola lo scorso 26 maggio per mano dell’ex fidanzato, Alessio Tucci. Gli inquirenti hanno infatti scoperto peli e altri residui organici tra il pollice e il medio della mano destra di Martina, tracce che ora saranno sottoposte ad accurate analisi.
Questa scoperta suggerisce che la giovane, nei suoi ultimi istanti di vita, possa aver tentato un gesto disperato di difesa o, in un estremo anelito di vita, abbia cercato di afferrare il suo aggressore. Non è escluso che possa aver provato ad abbracciarlo, per indurlo a ragionare o spingerlo a desistere da un’aggressione completamente priva di senso.
Le tracce rinvenute sulla mano di Martina rappresentano un elemento cruciale per le indagini, fornendo potenzialmente ulteriori indizi sulla dinamica degli ultimi, terribili momenti vissuti dalla ragazza. Gli esiti delle analisi forensi sui residui organici potrebbero chiarire ulteriormente la sequenza degli eventi e rafforzare il quadro accusatorio nei confronti di Alessio Tucci, reo confesso del delitto.