Gli ultimi eventi a Santa Lucia di Serino sollevano una profonda allerta sulla diffusione della criminalità e dell’illegalità in Irpinia, un territorio che non è immune da fenomeni che minacciano l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Avellino, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha assestato un duro colpo al traffico di droga locale con il maxi sequestro di circa 300 chili di stupefacenti – tra hashish, cocaina e metanfetamina – e l’arresto in flagranza di reato di Silvestro D’Agostino, 38 anni.
L’entità del sequestro evidenzia la presenza di una rete di spaccio e approvvigionamento con un giro d’affari significativo che colpisce direttamente la provincia.
A questa grave vicenda si aggiunge il preoccupante clima di illegalità spicciola e arroganza che ha recentemente portato all’aggressione del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, avvenuta proprio a Santa Lucia di Serino.
L’episodio, scaturito dal tentativo di far rispettare le basilari regole del codice della strada, ha messo in luce un inquietante livello di prepotenza e intolleranza verso chiunque richiami all’osservanza delle norme.
Questi due fatti distinti convergono nell’indicare un allarmante livello di illegalità diffusa nel territorio irpino, che non riguarda solo la criminalità organizzata, ma anche l’impunità per i piccoli abusi quotidiani. È indispensabile un intervento urgente e coordinato delle forze dell’ordine e delle istituzioni per ripristinare la legalità.
Borrelli interviene con una dichiarazione che chiede una presa di coscienza immediata e un’azione energica contro l’illegalità dilagante:
“Alcune zone dell’Irpinia si stanno rivelando un territorio dove la criminalità, dal traffico di droga come dimostrato dal maxi sequestro, all’illegalità spicciola e violenta, si sta diffondendo.
Siamo di fronte a una società allo sbando, dove l’illegalità non è solo tollerata, ma spesso rivendicata con violenza.
Questa situazione dimostra che in Irpinia occorre un intervento strutturale e non più rinviabile. Non si può più far finta di niente.
In questo Paese chi rispetta le regole viene isolato, mentre chi le infrange si sente protetto da un clima di omertà e indifferenza.
Io non mi fermerò. Continuerò a denunciare e combattere ogni forma di prepotenza.
La legalità non può essere solo una parola: deve diventare una pratica quotidiana, e non possiamo più tollerare che chi prova a farla rispettare venga aggredito.
È tempo di dire basta all’arroganza e alla violenza come linguaggio sociale, anche in Irpinia, e di sostenere con azioni concrete le forze dell’ordine impegnate in un contrasto quotidiano essenziale per la nostra sicurezza.”



















