Mentre tutti fuggivano o restavano impietriti, pensando forse a un attentato terroristico, a un regolamento di conti, o chissà cosa, lui correva. Correva verso l’ignoto, verso il pericolo.
Si chiama Luigi Peluso, ed è l’uomo che ieri, 25 giugno, in una traversa di via Foria — via Peppino De Filippo — ha risposto alle urla strazianti di una donna intrappolata sotto le macerie. Senza esitare un istante, ha raggiunto il luogo dell’esplosione e, affiancato dai Vigili del Fuoco sopraggiunti poco dopo, ha contribuito a trarla in salvo. Un attimo dopo, l’edificio ha subito un secondo crollo. I solai sono venuti giù. Se Luigi avesse atteso anche solo qualche secondo in più, quella donna sarebbe potuta essere tra le vittime.
Ha rischiato la propria vita per salvarne un’altra.
A raccontare questa storia di eroismo è il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, giunto sul posto per incontrare la figlia del signor Peluso e documentare il lavoro incessante dei soccorritori, che hanno estratto quattro feriti e purtroppo una vittima.
“Luigi è davvero una persona coraggiosa, un eroe — ha dichiarato Borrelli — È l’emblema di quella napoletanità autentica che oggi sembra sempre più rara. Mentre tutti, legittimamente, fuggivano, lui correva verso il pericolo per salvare una vita. Un uomo così, di questi tempi, è una rarità”.
Borrelli ha poi espresso amarezza per un altro aspetto:
“Ciò che invece è eticamente discutibile è l’atteggiamento di alcune attività ristorative della zona confinanti con il luogo della tragedia, che hanno continuato a lavorare come se nulla fosse, così come quello dei clienti seduti a tavola. Banchettare e brindare mentre a pochi metri si scava per recuperare dei corpi non è esattamente il massimo del rispetto”.
Le cause dell’esplosione sono ancora in fase di accertamento. L’ipotesi più probabile resta quella di una fuga di gas all’interno del deposito di un ristorante, ma sono in corso accertamenti ulteriori.
“Se l’incidente poteva essere evitato bisognerà intervenire con decisione. Per ora resta solo un profondo dolore per la persona deceduta, per gli sfollati e per chi ha subito danni, una ferita nella città”, ha concluso Borrelli.



















