NAPOLI – Questa mattina Arma dei Carabinieri, Procura della Repubblica di Napoli, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International Club Napoli annunciano l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede la consegna di un device a un certo numero di donne, vittime di maltrattamenti. A sugellare la sinergia tra gli enti coinvolti nella sperimentazione, il Procuratore Aggiunto della Repubblica Dott. Raffaello Falcone, coordinatore sezione “Fasce deboli”.
Il dispositivo con un sistema di allarme permette di attivare la Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, consentendo così di intervenire tempestivamente.
Nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, il progetto Mobile Angel ha l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento efficace per permettere alle forze dell’ordine di poter intervenire tempestivamente. Allo stesso tempo, accresce la percezione di sicurezza da parte delle donne che in passato hanno subito violenze e maltrattamenti, nella consapevolezza di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza. In questo modo, coloro che hanno subito episodi di violenza, molestie o stalking hanno la possibilità di ritrovare la fiducia necessaria a riappropriarsi della propria vita e libertà.
Il progetto, dopo una sperimentazione a Napoli, viene esteso alle città di Milano e Torino e coinvolgerà 45 donne, già vittime di episodi di violenza o stalking, che, dopo aver prestato il proprio consenso, riceveranno il dispositivo collegato a una linea dedicata della Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri. I dispositivi sono inoltre dotati di un sistema di localizzazione che permette alle forze di polizia più vicine di intervenire, una volta ricevuto l’allarme.
“Fondazione Vodafone è da tempo impegnata in progetti che hanno come obiettivo la sensibilizzazione e il contrasto alla violenza di genere, per esempio con l’app BrightSky, che fornisce strumenti e supporto a coloro che hanno subito abusi o si trovano in situazioni di pericolo. Sosteniamo il progetto Mobile Angel – afferma Adriana Versino, Presidente di Fondazione Vodafone Italia – perché crediamo che la tecnologia possa contribuire al contrasto della violenza di genere e possa dare uno strumento in più alle donne che si trovano in situazioni di rischio, aiutandole anche a trovare la fiducia e la sicurezza necessaria per ritrovare la propria libertà e la propria indipendenza”.
Soroptimist International – organizzazione mondiale di donne impegnate negli affari e nelle professioni che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione – è stato scelto da Vodafone e dall’Arma dei Carabinieri per aver realizzato un progetto in collaborazione con tutte le forze dell’Ordine denominato “Una stanza tutta per sé” – dichiara Maria Giovanna Gambara, Presidente del Club Napoli del Soroptimist International. Il progetto ha come finalità la realizzazione di un’apposita stanza dedicata all’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking in un ambiente protetto dedicato all’accoglienza e all’ascolto. A novembre 2022 le Stanze allestite dai Soroptimist Club su tutto il territorio nazionale sono 212 e migliaia le donne che si sono affidate alle istituzioni e sporto denuncia.

Al fine di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne- continua la Presidente Maria Giovanna Gambara- segue il progetto sperimentale Mobile Angel, uno strumento tecnologico innovativo che infonda, alle vittime che entrano nei percorsi di denuncia, un senso di maggiore protezione e attenzione alla loro condizione. Infatti oltre ad una linea dedicata della Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, i device sono dotati di un sistema di geo localizzazione che permette , in ogni momento, l’esatta individuazione della posizione della donna.
Sul progetto, il Generale di Brigata Enrico Scandone, comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli: “I dati diffusi qualche giorno fa dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli forniscono una dimensione chiara e allarmante del fenomeno della violenza di genere. In poco meno di un anno 1937 persone sono state denunciate o arrestate per reati di questa tipologia.
La sperimentazione di mobile angel, già inaugurata qui a Napoli tra il 2018 e il 2021, continuerà seguendo le stesse linee guida, in sinergia con l’Autorità giudiziaria e le realtà territoriali dell’associazionismo. Si tratta di uno strumento che permetterà alle donne in pericolo di allertare immediatamente le forze dell’ordine, assolvendo ad una funzione preventiva e deterrente.
Grazie a questo dispositivo le donne, vittime di violenza, potranno vivere più serenamente la quotidianità con un prezioso alleato al polso”.

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