La procura di Roma, che indaga sulla morte di Michele Noschese, conosciuto come Dj Godzi, napoletano deceduto a Ibiza in circostanze ancora non chiare, ha disposto il sequestro della salma: gli inquirenti romani, competenti ad indagare sui fatti riguardanti i cittadini italiani all’estero, hanno aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale.
L’ipotesi è dunque che l’uomo sia morto in seguito al trattamento dei poliziotti spagnoli che l’hanno immobilizzato.
Pino Noschese, padre del dj sul suo Facebook dichiara: “Ai fini di un puntuale aggiornamento della triste vicenda del decesso di mio figlio Michele Luca Noschese, avvenuto ad Ibiza (Spagna) lo scorso 19 luglio, vi comunico che nella mattinata odierna, negli uffici della Squadra Mobile della Questura di Napoli, mi è stato notificato, il decreto di sequestro probatorio della salma emesso ai sensi dell’art. 253 del codice di procedura penale dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. La precitata Autorità Giudiziaria, sulla base di una specifica relazione redatta dal Consolato italiano a Barcellona, ha instaurato un procedimento penale, al momento a carico di ignoti,per il reato di omicidio preterintenzionale, previsto e punito dall’art. 584 del codice penale con la pena della reclusione da 10 a 18 anni. Tutte le attività relative al sequestro della salma sono state delegate agli Ufficiali di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile di Roma ed effettuate presso l’Aeroporto di Fiumicino all’atto dell’arrivo della stessa salma avvenuto alle ore 9,30 odierne. Successivamente , la salma sarà traslata presso l’Istituto di Medicina Legale a Roma per i relativi accertamenti tecnici conseguenti al sequestro probatorio. Con riserva di ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni”.
