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Napoli, dal Vomero parte l’appello per le luminarie natalizie

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VOMERO – Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, lancia un appello ai vertici istituzionali e alle associazioni di categoria, chiedendo uno sforzo congiunto e immediato affinché la popolosa municipalità collinare partenopea, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, anche prima delle oramai imminenti festività natalizie, non resti al “buio”, priva delle caratteristiche luminarie, auspicando altresì che a differenza degli anni scorsi, essa venga illuminata in maniera diffusa, e non solo in alcune strade e piazze, anche come deterrente per combattere la grave crisi del commercio in atto, con la chiusura di tantissimi esercizi, soprattutto storici.

“Questo appello – sottolinea Capodanno – è motivato dal notizia, pubblicata da alcuni organi d’informazione, che è saltata l’intesa con la Camera di commercio, in base alla quale quest’ultima avrebbe stanziato 2,6 milioni per contribuire all’installazione delle luminarie natalizie per 150 chilometri di strade cittadine oltre alla collocazione di 20 alberi di altezza superiore ai 15 metri in altrettante piazze di Napoli “.

“Va rimarcato, al riguardo – puntualizza Capodanno -, che la crisi del settore con la chiusura di tante attività, molte delle quali storiche, crisi che da tempo affligge  il terziario commerciale, il quale, nell’area collinare, vanta una notevole presenza, con, nel solo quartiere Vomero, oltre 1.600 esercizi a posto fisso, alcuni dei quali della grande distribuzione, potrebbe acuirsi dopo le festività natalizie. Molti operatori del settore notoriamente confidano in questo periodo di fine anno per cercare di superare il difficile momento, acuito dalla pandemia e dalle guerre, e affrontare l’anno prossimo con maggiore serenità “.

“Illuminare le strade della zona commerciale per eccellenza a Napoli – continua Capodanno – è certamente un modo per venire incontro alle esigenze di un settore che garantisce possibilità occupazionali a migliaia tra operatori e addetti, considerando anche l’indotto, ma serve anche a vivificare strade e piazze, che altrimenti resterebbero praticamente al buio, dando così un tocco di allegria in un periodo particolarmente difficile come quello attuale “.

“Per questo – conclude Capodanno – ci auguriamo che, in tempi rapidi, strade e piazze dei quartieri del Vomero e dell’Arenella, possano, nell’ambito di un progetto più complessivo che preveda anche una serie di attività per tutto il periodo natalizio,  essere addobbate e rallegrate  con l’accensione delle luminarie natalizie “.

«Anche quest’anno, come nel 2022, durante le festività natalizie Napoli rischierà di restare al buio a causa dell’incapacità degli enti preposti, ossia Camera di Commercio e Comune, che non hanno trovato un accordo per l’accensione delle luminarie». Lo dichiara in una nota Achille Capone, segretario provinciale della Claai, l’associazione per l’artigianato e la piccola e media impresa della Campania. «Nel febbraio 2022 la Camera di Commercio partì con un “megagalattico” progetto che doveva coinvolgere il Comune di Napoli e la Città Metropolitana – ricorda Capone – che prevedeva un investimento complessivo di 5milioni di euro e doveva concretizzarsi sotto la direzione artistica di Lello Esposito. Dopo varie vicissitudini, mai esaurientemente spiegate, l’ente di piazza Bovio mise in campo, da solo, una propria procedura di gara che andò deserta. Non contento – prosegue la nota – procedette ad una ulteriore iniziativa, nel mese di ottobre, per l’installazione di 10 alberi di Natale in diverse piazze cittadine, ma anche questa si rivelò un flop. Il tutto fu risolto con una burocratica delibera, senza analizzare minimamente il motivo per cui quelle gare fossero andate deserte».     

Il segretario provinciale Claai ricorda ancora «il protocollo d’intesa che la Camera di Commercio ha stipulato lo scorso agosto con il Comune per realizzare le luminarie di Natale 2023. Ma lo scorso 24 ottobre la Giunta camerale ha deciso il recesso di quell’accordo per il mancato riscontro ad una nota inviata a Palazzo San Giacomo il 10 ottobre». «La conseguenza è che anche quest’anno i grandi progetti sfumano con “note burocratiche” e senza un minimo di analisi – sottolinea Capone -. C’è di più. La Camera di Commercio ha annunciato, con una delibera di Giunta, che sostituirà le tradizionali luci natalizie con “casette”, un Villaggio di Babbo Natale e qualche cena. Da diverso tempo l’ente fa annunci di mastodontici progetti che poi non riesce a realizzare. Eppure su tutta la vicenda sia l’ente che il Comune si guardano bene dal fornire un minimo di spiegazione logica. Morale della favola: Napoli è piena di turisti, ma rischia di rimanere senza luminarie per l’incapacità degli enti preposti».

           

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