NAPOLI – 78° Anniversario della Liberazione.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria, si è recato a Cuneo.
Nel pomeriggio sarà a Borgo San Dalmazzo e Boves. A Cuneo, il Capo dello Stato ha deposto una corona al Monumento della Resistenza; si è recato, quindi, al Teatro Toselli per la cerimonia commemorativa del 78° Anniversario della Liberazione.
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Nel corso della celebrazione sono previsti gli interventi del Presidente della Provincia, Luca Robaldo, del Sindaco, Patrizia Manassero, del Presidente della Regione, Alberto Cirio, e del Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza, Sergio Soave. Seguirà il discorso del Presidente Mattarella.
Nel pomeriggio Mattarella si trasferirà a Borgo San Dalmazzo dove deporrà una corona d’alloro al Memoriale della deportazione e visiterà il Museo Memo4345.
Ultima tappa a Boves: in Piazza d’Italia il Presidente Mattarella renderà omaggio al monumento che commemora le vittime dell’eccidio di Boves.
CELEBRAZIONI A NAPOLI
Il sindaco Manfredi questa mattina ha deposto i fiori al monumento a Salvo D’Acquisto in occasione del 78esimo Anniversario della Liberazione.
In questa giornata di festa anche musei aperti e numerose iniziative sul territorio.
In particolare, il Castel Nuovo resterà aperto dalle ore 9.00 alle 18.30; il PAN- Palazzo delle Arti di Napoli, sarà visitabile per l’intera giornata, dalle 9.30 alle 20.00. Anche il Complesso di San Domenico Maggiore garantirà l’apertura fino alle ore 20.00, mentre il Complesso Monumentale dell’Annunziata e la Chiesa di San Severo al Pendino resteranno chiusi. Si ricorda che il Castel dell’Ovo è chiuso al pubblico per interventi di manutenzione.
DE MAGISTRIS
“Il 25 aprile, simbolo della liberazione, è un giorno storico per il nostro Paese. È l’inno alle libertà e alla lotta che partigiani ed alleati attuarono contro l’occupazione nazifascista. La memoria è necessaria per non cancellare la storia, per ricordare il baratro nel quale esseri umani criminali ci condussero e per impedire che nuove barbarie si possano ripetere.” Lo afferma Luigi de Magistris
“È pericoloso che oggi ai vertici di alcune delle più alte istituzioni democratiche antifasciste, costituzionali e repubblicane, ci siano fascisti. O comunque persone che hanno le radici della loro storia politica nel fascismo e mai lo hanno rinnegato. Ora come allora è necessario cacciare fascismo e fascisti.” Conclude l’ex sindaco di Napoli