NAPOLI (di Anna Calì) – La criminalità non si ferma.

Quello appena trascorso è stato un fine settimana all’insegna di incendi, attentati dinamitardi e risse.

Venerdì sera è toccato all’imprenditore Peppe Di Napoli vedere andare in frantumi l’ingresso del suo negozio sito in Pianura a causa di un attentato fatto da parte di ignoti.

Ad agire, come si vede dai filmati della video sorveglianza, un ragazzo col volto coperto da un casco.

La fiammata e poi la deflagrazione della serranda e dell’insegna del ristorante.

L’imprenditore, divenuto famoso sui social grazie ai suoi video enogastronomici, ha subito lanciato un messaggio di rassicurazione, spiegando che prima d’ora non aveva mai ricevuto richiesta di pizzo da parte dei malavitosi: “Di qui io non mi muovo, resto sul territorio per me, la mia famiglia e i miei 20 dipendenti.”

Nel frattempo, i residenti di Pianura sono scesi in piazza per dire basta alla criminalità e alle faide e l’hanno fatto insieme ai movimenti anticamorra davanti ai cancelli del parco “Falcone e Borsellino.”

I cittadini non chiedono altro che una reazione forte da parte dello Stato e una continua presenza da parte delle forze dell’ordine per sconfiggere la criminalità.

Chiedono anche la riapertura del parco intitolato ai Magistrati Falcone e Borsellino, credono che esso possa dare un forte segnale in un quartiere segnato dalla presenza della camorra.

Ma, non solo la zona di Pianura è stata vittima di criminalità.

Nella giornata di ieri verso le 5 di mattina a via Sant’Antonio a Capodimonte civico 36 nel quartiere Stella, i Carabinieri del nucleo radiomobile sono intervenuti per un incendio.

A prendere fuoco la saracinesca del bar “10.3 Café”, fiamme che sono state domate dai vigili del fuoco.

Le indagini sono ancora in corso da parte dei Carabinieri della stazione di Napoli Capodimonte.

Sempre nella giornata di ieri c’è stato un blitz anti-droga a Scampia da parte dei Carabineiri del nucleo operativo della compagnia Stella.

A finire in manetta per detenzione di droga a fini di spaccio quattro persone: un 29enne albanese e tre Napoletani di 44, 38 e di 15 anni.

I Carabinieri hanno notato questo gruppo di persone che si aggiravano nella Vela rossa e sono subito intervenuti.

Nelle mani e nelle tasche del più piccolo sono state rinvenute e sequestrate 19 dosi di cocaina, 24 di eroina, una di cobret e 8 di crack più una somma di 262 euro. I militari hanno accertato che mentre il baby-pusher agiva per vendere la droga, gli altri tre controllavano che non ci fossero dei problemi ma, questa volta non si sono resi conto dell’arrivo dei Carabinieri.

I maggiorenni sono in carcere, mentre, il quindicenne è nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei e sono tutti in attesa di giudizio.

Anche nell’area nord di Napoli si sono verificati episodi di violenza.

A Ercolano i Carabinieri hanno arrestato quattro persone a seguito di botte avvenute tra vicini. Le motivazioni sono diverse, dallo stendino che dà fastidio all’auto parcheggiata nel posto altrui.

Quando i Carabinieri sono intervenuti a via Pugliano si son trovati difronte una scena in stile wrestling.

Due nuclei familiari, due coppie. I Carabinieri della locale tenenza erano già a conoscenza dei dissidi tra i 4 e ieri pomeriggio l’ennesima lite. Mariti e mogli erano in strada e se le davano di santa ragione. Gli uomini hanno 40 e 68 anni mentre le mogli hanno 35 e 62 anni.

La gazzella non ha “spento” le fiamme e i quattro hanno continuato a picchiarsi nonostante la presenza delle forze dell’ordine che hanno faticato non poco per bloccarli. I quattro, poi, vengono arrestati e portati in caserma ma, anche lì hanno tentato di aggredirsi a vicenda.

Ad avere la peggio, almeno secondo le prognosi del 118, la coppia di anziani.

La signora è stata giudicata guaribile in sette giorni per delle contusioni all’occhio destro mentre l’uomo è stato trattenuto in osservazione per la frattura del naso.

I quattro arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e ospedalieri, in attesa del giudizio.

A Ponticelli, invece verso le 2.30 i Carabinieri della locale stazione nel percorrere via De Meis is. 27 hanno rinvenuto una fiat Panda lì parcheggiata quasi totalmente carbonizzata da un incendio. Le indagini sono ancora in corso per accertarsi delle cause.

Nel quartiere Barra invece, verso le 5.15, sempre i Carabinieri di Ponticelli sono intervenuti in corso sirena 115 per l’esplosione di un ordigno, probabilmente una bomba carta. La deflagrazione ha danneggiato la saracinesca di un garage privato, nessun ferito. Indagini da parte dei Carabinieri della stazione Napoli-Barra.

In seguito alla rapina avvenuta lo scorso 16 maggio nel supermercato Ciro Amodio al Vomero, i Carabinieri hanno arrestato un 34enne. Ora è caccia al complice.

L’arresto è avvenuto su autorizzazione del Procuratore della Repubblica di Napoli. Si comunica che nella mattinata odierna militari della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, con cui si applica la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 34enne napoletano, a carico del quale sono stati ravvisati, allo stato delle indagini, gravi indizi di colpevolezza dei delitti di rapina aggravata, perpetrata a danno del noto Supermercato “Ciro Amodio” in via Cilea nel Quartiere Vomero di Napoli, in concorso con persona in fase d’identificazione.

Il provvedimento trae origine da una tempestiva indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri “Napoli – Vomero”, avviata nel maggio scorso, a partire dalla denuncia del titolare del supermercato.

Un’accurata analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del market e lungo la via di fuga dei delinquenti, messa a sistema con l’approfondita conoscenza dei militari riguardo i “soggetti d’interesse operativo” e mirate perquisizioni domiciliari d’iniziativa, hanno consentito di ricostruire compiutamente la vicenda e di delineare il grave quadro indiziario in ordine all’individuazione dell’indagato quale presunto autore della violenta rapina commessa la sera del 16 maggio u.s., occasione in cui, con altro complice in corso d’identificazione e pistola alla mano, si faceva consegnare tutto l’incasso, fuggendo a piedi tra le vie limitrofe. L’arrestato è Vincenzo Iavarone residente nel quartiere Pianura.

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