NAPOLI – “Sono decisamente contrario alla proposta d’intitolare vicoletto Cimarosa, la strada che, nel quartiere partenopeo del Vomero, partendo dall’incrocio con via Cimarosa, costeggia la facciata laterale della stazione superiore della funicolare di Chiaia per arrivare all’ingresso di villa Lucia, al giurista Guido Capozzi, deceduto il 22 luglio 2014, dunque meno di nove anni fa “. E’ quanto afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, commentando la notizia circolata al riguardo su alcuni organi d’informazione.

“Innanzitutto – puntualizza Capodanno va ricordato che la legge n. 1188/1927, la quale regola la materia, prescrive che l’intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l’approvazione di targhe e monumenti commemorativi a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto. Laddove per l’intitolazione a meno di dieci anni dal decesso, come nel caso in questione, “quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione”, è consentita, a norma dell’articolo 4 della predetta legge, la deroga, da parte del Ministero dell’Interno, al divieto posto dagli artt. 2 e 3 della medesima legge. Successivamente, con circolare n. 18 del 29 settembre 1992, dal Ministero dell’Interno sono state anche indicate le direttive alle Prefetture, titolari del succitato potere di autorizzazione a decorrere dal 1° gennaio 1993, circa il rilascio delle autorizzazioni per intitolazioni di vie, piazze, monumenti e lapidi, scuole ed aule scolastiche o altri luoghi pubblici a persone che siano decedute da meno di dieci anni “.

“Peraltro – sottolinea Capodanno – un eventuale modifica del toponimo della strada in questione avrebbe conseguenze e ripercussioni notevoli anche per i residenti, ben noto a chi già in passato ha dovuto subire questi cambi di denominazione stradale, con tutte le variazioni necessarie anche di tipo anagrafico. Inoltre, bisogna considerare che, per storia e tradizione, le strade e le piazze del Vomero sono intitolate da sempre a grandi personaggi del passato, del mondo della musica, dell’arte e dell’architettura “.

“Se proprio si vuole intitolare una piazza o una strada al giurista e magistrato Capozzi -conclude Capodanno -, nel rispetto delle succitate normative, bisognerà optare preferibilmente su qualche strada o slargo che non abbia una precedente denominazione, alla stregua di quanto fu fatto, rimanendo al Vomero, circa sette anni fa, nell’aprile del 2016, quando fu intitolato al giurista e politico Francesco De Martino, dopo oltre dieci anni dalla morte, avvenuta il 18 novembre 2002, uno slargo in via Aniello Falcone, precedentemente appunto privo di denominazione. Un’alternativa potrebbe essere l’apposizione di una targa commemorativa sulla facciata della casa dove abitava, come si è già fatto, per rimanere nei pressi, in via Cimarosa per Roberto Murolo “.

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