NAPOLI  – “Sono oramai venticinque anni, un quarto di secolo, che sulla collina partenopea si attende la nascita del parco agricolo didattico che dovrebbe sorgere nel quartiere Vomero, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, nell’area dell’ex gasometro che si estende su una superficie, posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli, di circa 14mila metri quadrati, acquisita dal Comune di Napoli, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica, successivamente in disuso, e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento “. A intervenire nuovamente sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari,  che, da quando era presidente della Circoscrizione Vomero, segue il lungo travaglio che sta caratterizzando la nascita del parco in questione.

“Agli inizi del 2021 – esordisce Capodanno – da palazzo San Giacomo arrivò l’annuncio che i lavori sarebbero ripartiti, per l’ennesima volta, dopo l’ulteriore stanziamento di fondi per un importo di 100mila euro, da aggiungere ai 2 milioni di euro già disponibili e che sarebbero durati sette mesi, per terminare entro la fine dell’estate. Invece, da allora, sono trascorsi oltre due anni e, dopo l’autunno, sta finendo anche l’inverno, senza che i lavori siano stati mai completati. Infine, in questi giorni, dopo un lungo silenzio sulla vicenda, arriva l’ennesimo annuncio dell’assessore comunale al verde che, dichiara che il parco aprirà entro fine aprile prossimo, aggiungendo “se non ci saranno ulteriori intralci”, senza però precisare quali potrebbero essere questi intralci che , dopo un quarto di secolo, un parco a verde che al Vomero si sta aspettando da venticinque anni “.

Con l’occasione lo stesso Capodanno riassume alcune tappe dell’oramai ultraventennale storia, legata alla nascita di quella che doveva essere un’area a verde strategica in una zona che versa da lustri in uno stato d’incuria e d’abbandono. “  Il 20 marzo prossimo – ricorda Capodanno – saranno passiti otto anni da quando un incendio, scoppiato proprio nell’area dell’ex gasometro, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando notevole panico tra i residenti, ripropose al centro all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo didattico “.

“Precedentemente  – continua Capodanno -, nel marzo del 2011, dopo varie traversie, il progetto del parco, approvato già nel lontano anno 2001, era stato presentato dal Comune di Napoli, in pompa magna, alla stampa, nel mentre erano finalmente iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi ma che invece furono improvvisamente sospesi. Da allora sono passati ulteriori dodici anni e, di fatto, il parco è rimasto solo sulla carta “.

 

 

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