NAPOLI – “Oramai è ufficiale, il parco Mascagna, oggetto di lavori di riqualificazione, partiti il 20 novembre dell’anno scorso, che dovevano durare 120 giorni e dunque concludersi entro la fine del corrente mese, non riaprirà a breve. Infatti i lavori sono sospesi da settimane. Il motivo lo spiega l’assessore al verde del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada, in un’intervista nella quale afferma che è ancora in corso di approvazione da parte della Città metropolitana e della Sovrintendenza una variante al progetto originario che prevede alcune modifiche, tra le quali l’eliminazione dell’area di sgambatura per i cani, dal momento che, solo ora, si sono accorti che in zone abbastanza vicine ce ne sono altre due. Una situazione che in verità esiste da anni, da prima comunque che il progetto venisse approvato. Il riferimento presumibilmente è alle aree di sgambatura per cani realizzate im piazza Medaglie d’Oro e in piazza Quattro Giornate “. A confermare la pessima notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da lustri segue le alterne vicissitudini di quest’area a verde, salita di recente alla ribalta delle cronache anche per la recrudescenza delle attività delinquenziali delle famigerate baby gang.
“Purtroppo – commenta amareggiato Capodanno – continua a crescere il malcontento a Napoli per il verde pubblico negato, segnatamente nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, con circa 120mila residenti, sul cui territorio, oltre al parco della villa Floridiana, la cui gestione è però affidata al Ministero della cultura, insiste appunto il parco comunale Mascagna, conosciuto anche come giardini di via Ruoppolo, che, quando era aperto, era frequentato da tanti bambini accompagnati ma anche da numerose persone anziane. Poi, a seguito della disposizione dirigenziale, n. 10731_04 del 7 settembre 2023, fu chiuso fino alla conclusione dell’intervento denominato: “Riqualificazione del Parco Mascagna” “.
“I lavori in questione – sottolinea Capodanno -, affidati all’impresa Maiba S.r.l., per un importo di circa 238mila euro oltre IVA, dunque non potranno riprendere a breve, anche se l’assessore ipotizza ancora una decina di giorni, dopo i quali potrebbero ripartire con la ripiantumazione degli alberi abbattuti, l’unica attività che fino a questo momento risulta svolta dalla ditta appaltatrice, i quali, solo in questa fase, sono 23, per l’esattezza 22 lecci e un’acacia ma ad essi bisogna poi aggiungere quelli che furono abbattuti in occasione di precedenti chiusure, lasciando le sole ceppaie “.
“Del nuovo assetto che dovrebbe assumere il parco, così come indicato nelle planimetrie allegate al progetto originario, oggetto della variante, fino a questo momento non si è visto ancora niente – puntualizza Capodanno -. Pertanto se pure i lavori riprendessero tra dieci giorni, cosa ovviamente tutta da verificare, si può ipotizzare che occorreranno almeno due mesi per completarli, la quali cosa procrastinerebbe la riapertura del parco tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate “.
“Una situazione inaccettabile – afferma Capodanno – che priverà ancora per molto tempo, peraltro in primavera quando con le belle giornate c’è una maggiore richiesta e frequentazione del verde pubblico, tanti bambini con le rispettive famiglie e molte persone anziane dell’unico parco a verde attrezzato, posto in una zona, a confine tra i quartiere del Vomero e dell’Arenella, dove abitano alcune migliaia di napoletani “.
Al riguardo Capodanno lancia la proposta di organizzare, con i residenti, con le associazioni e con i comitati di zona, una serie di manifestazioni di protesta civile per sollecitare la ripresa a breve dei lavori e il loro completamento in tempi rapidi.