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Napoli, San Martino: il muro “impacchettato” reperto storico

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NAPOLI – Sul permanere dello stato d’abbandono e di degrado dell’area di San Martino, nel quartiere Vomero, uno dei siti più belli e suggestivi di Napoli, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, in questo periodo affollato di turisti, interviene, ancora una volta, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha effettuato l’ennesimo sopralluogo.

“Si tratta di una zona dove si trovano beni artistici e ambientali unici al mondo, come la Certosa e il Museo di San Martino con la passeggiata dei monaci, e Castel Sant’Elmo – afferma Capodanno -. Eppure i numerosi turisti che si arrampicano sulla collina per ammirare queste bellezze appaiono decisamente ancora pochi se rapportati alle potenzialità notevoli dell’area. Ad aggravare la scarsa ricettività ha contribuito certamente la chiusura dell’unico albergo che si trovava nei pressi del piazzale, sui luoghi dove ancora oggi rimane un manufatto abbandonato, in totale degrado e abbandono. Più di recente, a rendere difficile i collegamenti si è aggiunta la soppressione dell’unica linea di trasporto pubblico su gomma che arrivava nel piazzale, la linea V1 la quale, nonostante le numerose sollecitazioni e proteste, non è stata ancora ripristinata “.

“Ad aggravare il preesistente stato di abbandono che da tempo caratterizza l’area in questione – puntualizza Capodanno – un tratto di marciapiede di via Tito Angelini, che costeggia Castel Sant’Elmo, nei pressi dell’ingresso al castello, risulta transennato. Il transennamento sarebbe stato determinato dalla caduta di alcune pietre. Una situazione rispetto alla quale, nonostante siano passati molti mesi, non si osserva alcuna attività in corso al fine di eliminare le cause, rimuovendo poi il suddetto transennamento e restituendo il marciapiede alla viabilità pedonale “.

“In relazione poi – sottolinea Capodanno – al notevole risalto che si è dato, ad aprile scorso, quindi sette mesi fa, alle notizie pubblicate su alcuni organi d’informazione dell’apertura del cantiere per eliminare finalmente il puntellamento che dal 2015, quindi da ben nove anni, sostiene una parte del muro di contenimento del castello sulla stessa via Tito Angelini, realizzato con tiranti in legno, oramai marciti, va osservato che, a parte l’installazione dei tubolari con il successivo “impacchettamento” del manufatto con teli di plastica, al momento non si osserva alcuna attività in corso, come confermato peraltro dall’assenza del cartello di cantiere, obbligatorio per legge, né si vedono operai. Tutto è fermo, con lavori mai iniziati, come confermato anche dei commercianti della zona. Dunque tempi ancora lunghi e incerti per vedere finalmente liberato il muro in questione dal puntellamento “.

“Non va meglio lungo la Pedamentina che si diparte proprio dal piazzale di San Martino – aggiunge Capodanno -,t oggetto da mesi d’interminabili lavori di riqualificazione, con transennamenti che costringono i turisti a passare attraverso un vero e proprio cantiere, dove però, all’atto del sopralluogo, non si vedevano operai al lavoro “.

Sulle questioni sollevate Capodanno richiama, ancora una volta, l’attenzione degli uffici competenti, Ministero della Cultura, Regione Campania e Comune di Napoli in testa, per i provvedimenti del caso, auspicando che al più presto s’intervenga per restituire alla piena fruizione, uno dei luoghi più belli e significativi del capoluogo partenopeo.

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