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Nello scontro tra azienda e autisti dei bus ci vanno di mezzo gli studenti pendolari

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NAPOLI – In EAV è scontro aperto tra azienda e dipendenti. Mentre gli autisti dei bus hanno deciso di incrociare le braccia a causa dei nuovi turni di lavoro e puntando il dito contro i mezzi ritenendo che non siano in grado di viaggiare in sicurezza, i vertici aziendali fanno sapere, attraverso un comunicato stampa, che “Il servizio è quindi sostanzialmente fermo per il 60 per cento. La motivazione di queste soppressioni è assolutamente pretestuosa. Si ritiene che i bus improvvisamente non siano in condizioni di sicurezza. I bus che il giorno prima erano buoni oggi non sono più buoni. SI ricorda che i bus in dotazione ad EAV hanno oggi un’età media di poco superiore a 5 anni, praticamente una delle flotte più giovani d’Italia grazie al rinnovo parco operato dalla Regione Campania.
Questa protesta anomala di “scarto” di bus segue un picco di malattie registrato nei giorni scorsi, dove una improvvisa “epidemia” ha colpito un autista su tre.
È in atto un’agitazione del personale legata alla messa in produzione di nuovi turni di lavoro per il personale operatore di esercizio. I nuovi turni mirano progressivamente ad ampliare l’offerta di EAV ed a razionalizzare le attuali corse esistenti.”

“Il servizio è quasi fermo perché gli autisti non vogliono cambiare i turni in modo da adeguarci ai servizi più decenti come quelli di BusItalia e AirCampania. Noi con i conti non reggiamo più”- spiega Umberto De Gregorio, presidente EAV.

In questa guerra però a farne le spese ora sono soprattutto gli utenti, in particolare gli studenti pendolari che usufruiscono del trasporto su gomma di EAV per raggiungere le sedi degli atenei dai comuni alle falde del Vesuvio.

 

“Sono uno studente  dell’Università degli Studi di Salerno (UNISA) e una situazione di grave disagio si protrae ormai da diversi giorni e che rischia di compromettere seriamente il diritto allo studio di numerosi studenti”- racconta un pendolare rivoltosi al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli-“Da circa una settimana, infatti, i mezzi di trasporto EAV necessari per raggiungere l’Università sono totalmente scomparsi su tutto il territorio vesuviano, a causa di uno sciopero interno all’azienda. A peggiorare la situazione è l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte dell’azienda stessa, lasciando studenti e famiglie in uno stato di completa incertezza. Noi dei paesi vesuviani attualmente siamo dimenticati da tutto e tutti.

L’impossibilità di accedere ai servizi di trasporto sta rendendo estremamente difficoltosa, se non impossibile, la partecipazione alle lezioni e alle attività accademiche. Questo disagio colpisce profondamente il principio fondamentale del diritto allo studio, che dovrebbe essere garantito a tutti. Confidiamo nel suo sostegno e nel far sentire la nostra voce il più possibile per porre fine a questa situazione insostenibile e per restituire agli studenti la possibilità di frequentare regolarmente l’Università.”

“Una situazione surreale che sta creando non pochi disagi all’utenza e per questo va risolta il prima possibile.”- dichiara Borrelli- “Confidiamo nella serietà, nella professionalità e nel buon senso dei vertici aziendali, dei dipendenti e dei sindacati affinché si giunga presto ad un punto d’incontro. Ci si sieda ad un tavolo e si appianino tutte le divergenze ma fino ad allora il servizio trasporti deve essere garantito con la massima efficienza. In caso contrario avranno tutti torto.”

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