NAPOLI – Dalla vigilia a Santo Stefano non si può dire che sia stato un Santo Natale.
Napoli e la Campania sono state colte di sorpresa da un’ondata inaudita di violenza che con video virali ha fatto il giro del web.
Vigilia turbolenta a Santa Maria Capua Vetere con il brindisi di Natale tramutatosi in rissa.
Una lite per futili motivi culminata con lanci di sedie, tavoli e bottiglie di vetro.
Uno dei due protagonisti è stato ferito gravemente con ripetuti tagli sul collo, torace e schiena. Stesse scene a Napoli, alla Riviera di Chiaia dove una violenta lite nel traffico ha paralizzato la circolazione.
Ad affrontarsi due donne che arrivano alle mani contro un uomo che non esita a sferrare un violento calcio all’addome contro una delle due ragazze. La scena ripresa da alcuni automobilisti è divenuta virale.
Quello che fa riflettere però è la violenza di un uomo verso una donna e l’immobilismo di tanti che ridono e assistono compiaciuti alla lite.
Violenza metropolitana anche in piazza Nazionale dove una donna anziana è stata circondata, poi buttata a terra ed a quel punto rapinata della borsa e degli altri oggetti personali.
Il tutto ripreso da un residente che con il proprio cellulare ha immortalato i momenti della violenza ovviamente senza però intervenire.
Ad agire un branco di ragazzini, che dopo il furto si dilegua fuggendo lasciando la donna ferita e impaurita per strada.
Ma l’illegalità di natale non si ferma qui.
Basta spostarsi a Eboli, dove un povero gattino in cerca di coccole è stato preso a calci e ferito da due bulli che pensavano bene di divertirsi facendo del male alla povera bestiola.
Gare clandestine invece attorno al Lago patria. Bolidi su due ruote lanciati a tutta velocità si sono sfidati sotto il tifo di scommettitori e allibratori. E non potevano mancare le aggressioni al personale sanitario.
Un ambulanza è stata circondata e presa a bastonate con tanto di vetri rotti a bacoli, mentre al proto soccorso del San paolo a Fuorigrotta rissa tra la figlia di un paziente in arresto cardiaco e una dottoressa.
La donna subisce un vero e proprio pestaggio con mani al collo e una serie ripetuta di pugni al viso e al capo. Gli altri parenti intanto mettono a ferro e fuoco i locali del codice rosso rompendo porte e suppellettili.
Addirittura la figlia afferra una asta per le flebo e la scaglia ovunque.
“E’ tempo che questi violenti paghino per le loro azioni, troppo spesso impunite, e che il personale sanitario venga adeguatamente tutelato.
Servono presidi di forze dell’ordine in tutti i pronto soccorso, soprattutto nelle ‘zone calde” – afferma il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Questi soggetti, credendo di farsi giustizia, ostacolano il lavoro di medici ed infermieri e mettono a rischio, non solo l’incolumità di questi, ma anche la vita dei pazienti e dei loro stessi cari, per questo bisogna fermarli usando ora il pugno di ferro.”
Viene allertata la Polizia ma i facinorosi non si fermano nemmeno dinanzi le forze dell’ordine che hanno faticato non poco per riportare la calma nell’ospedale flegreo.