Emergono dettagli raccapriccianti dall’autopsia della piccola Martina Carbonaro la ragazzina di 14 anni uccisa la scorsa settimana dall’ex fidanzato 19enne Alessio Tucci.
Martina, stando alle analisi effettuate, non sarebbe deceduta immediatamente, dopo i colpi inflitti al capo da una pietra scagliati dall’assassino, ma al termine di un’agonia, contrassegnata dalla sofferenza e durata orientativamente più di 10 minuti.
I medi ci hanno infatti rilevato quattro ferite principali e sul collo sono state riscontrate delle lesioni.
A dire l’ultima parola però saranno gli esiti degli esami che sono stati eseguiti oggi nell’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania eseguiti dal perito nominato dalla Procura di Napoli Nord, la dottoressa Raffaella Salvarezza, che in sostanza confermano quanto formulato dopo il primo esame esterno della salma, effettuato sul luogo del ritrovamento.
All’autopsia hanno presenziato anche i consulenti di parte: per la famiglia di Martina l’avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto. L’avvocato Mario Mangazzo, legale della famiglia Tucci, ha delegato il medico legale Antonio Palmieri.
Domani in programma i funerali alle 15,30 nella Basilica di Sant’Antonio a celebrarli l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Mimmo Battaglia.
E domani sarà lutto cittadino ad Afragola, annuncia il sindaco Antonio Pannone.
















