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Omicidio Martina, il giudice: “Morta dopo lunghi minuti di agonia”. I Quartieri Spagnoli vicini alla famiglia

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Emergono nuovi particolari mostruosi attorno alla morte della piccola Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato Alessio Tucci, di 19 anni.

Secondo quanto affermato dal giudice del Tribunale di Napoli Nord, Stefania Amodeo la vittima ssarebbe morta dopo lunghi minuti di agonia in seguito ai colpi alla testa inferti con una pietra.

Dalla consulenza preliminare del medico legale emergerebbe che Martina non respirava più quando il suo corpo è stato occultato sotto diversi detriti spazzatura e un materasso.

Per il giudice quella di Tutti è “una allarmante personalità, incapace di controllare i propri impulsi”.

La procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta aveva spiegato ieri che Tucci avrebbe agito con ‘crudeltà’.

‘Efferatezza’, ‘tranquillita’, ‘disinvoltura’ sono alcuni dei termini utilizzati nell’ordinanza Il gip ha dunque motivato il provvedimento di custodia cautelare in carcere con “un pericolo concreto di reiterazione di reati della stessa specie”. Tucci ha anche partecipato alle ricerche della ragazza subito dopo la sua scomparsa ma ha anche mentito – dice il giudice – ai genitori ed è stato abile a togliersi di dosso i vestiti sporchi di sangue.

Intanto i genitori di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola dal fidanzato di appena 18anni, sono stati oggetto di pesanti insulti perpetrati da alcuni soggetti attraverso i social.

Il padre della ragazza, accompagnato dal suo avvocato Sergio Pisani, ha sporto querela, in particolare contro una persona che tramite il social TikTok ha diffuso un video di una volgarità e di una violenza inaudite, accusando direttamente i genitori della morte della figlia.

Parole orribile di un soggetto che non solo si è accanito contro la famiglia della ragazza ma ha inveito contro tutti i Meridionali, definito popolo ignorante e inferiore.

In queste ore sono tantissime le testimonianze di vicinanza alla famiglia di Martina, in particolare, ai Quartieri Spagnoli è apparso un enorme striscione che recita “Alla famiglia Carbonaro, stretti e solidali”.

“Siamo all’assurdo. Due persone che hanno perso la figlia in un modo tragico devono anche essere bersaglio di insulti e accuse infamanti. Tali comportamenti devono essere perseguiti a norma di legge, non possono rimanere impuniti.

Bene ha fatto il padre di Martina a presentare querela, perché è inaccettabile che la memoria di Martina venga infangata, che il dolore dei genitori sia oggetto di insulti e ingiurie.

Le parole di odio contro la famiglia, ma anche contro tutti i meridionali, pronunciate all’interno del video diffuso tramite TikTok fanno raggelare il sangue. Siamo di fronte a una morte terribile che lascia tutti sgomenti, in questi momenti bisognerebbe solo mostrare vicinanza a chi sta vivendo un lutto così profondo.

Sono felice per la bella risposta della città di Napoli, con lo striscione apparso ai Quartieri Spagnoli dimostra di voler stare dalla parte giusta, a difesa di una morte innocente”. Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, dopo essersi recato da Marcello Carbonaro e Enza Cossentino, in visita istituzionale, per portare solidarietà e vicinanza.

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