Lo scorso 13 gennaio 2025 un autotrasportatore di mezzi pesanti si è recato in una azienda di Palma Campania per effettuare un carico merci. Durante le operazioni viene travolto da un muletto che gli causa la frattura di perone e malleolo. Viene portato al pronto soccorso dell’ospedale di Nola e lì viene abbandonato. Dopo 3 settimane di ricovero viene operato perché la gamba stava andando in cancrena. Dopo aver tentato vanamente di contattare l’azienda responsabile dell’incidente sul lavoro si rivolge a un avvocato che non riesce ad avere risposta. La vittima, Antonio G., decide allora di denunciare l’accaduto al deputato Francesco Emilio Borrelli e al conduttore radiofonico Gianni Simioli che lo ospita nella trasmissione La Radiazza per lanciare un appello: Aiutiamo Antonio a far valere le sue ragioni e fermiamo gli imprenditori disonesti che approfittano di escamotage legali per farla franca.
“La storia di Antonio è disumana – commentano Borrelli e Simioli – dobbiamo aiutarlo ad avere giustizia e dobbiamo impedire che i responsabili riescano a farla franca. In primis cerchiamo di offrire supporto legale alla vittima di un incidente sul lavoro che avrebbe potuto essere l’ennesima morte bianca nel nostro Paese. Non è accettabile che chi subisce un danno debba anticipare anche tanti soldi per far valere un proprio diritto. In secondo luogo in un Paese come il nostro che nel 2024 ha contato 1.090 morti sul lavoro e quasi 600mila infortuni (quelli regolarmente denunciati) dobbiamo approvare leggi che eliminino tutte quelle opacità che consentono ad avventurieri senza scrupoli di guadagnare sulle spalle di lavoratori sempre meno tutelati e dobbiamo controllare a tappeto il rispetto delle norme sulla sicurezza in tutte quelle imprese con capitali sociali irrisori”.
“Ad oggi sono ancora in terapia riabilitativa – afferma Antonio G. – ho contattato l’azienda che mi ha causato il problema non mi hanno dato nessuna risposta. Li ho fatti contattare anche dal mio legale e nemmeno hanno risposto. Poi ho saputo che per iniziare una battaglia legale dovrei anticipare dai 3 ai 4000 euro, che attualmente non ho, e che non ho neanche garanzia di un buon fine perché l’azienda in questione è una SRL con un capitale sociale di 10.000,00 euro e 35 dipendenti. Allora mi chiedo e possibile che lo stato italiano nel 2025 permette determinate cose? Questa azienda non dovrebbe essere assicurata per questi incidenti? Ogni volta che vado al lavoro saluto mia moglie e i miei figli sperando di tornare vivo a casa, per fortuna sono vivo, ma così è davvero dura”.
Palma Campania, autista investito da muletto a casa da 4 mesi. I responsabili non rispondono più a solleciti dell’avvocato
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