NAPOLI – “Diversi cittadini residenti a Posillipo ci hanno segnalato l’abitudine delinquenziale di alcuni pescherecci che di giorno, senza neanche preoccuparsi di essere notati, pescano a strascico a pochi metri dalla linea di costa di Posillipo. Una abitudine che si ripete praticamente ogni giorno e che riguarda anche l’Area marina protetta della Gaiola. La maggioranza delle segnalazioni arriva dalle prossimità di Palazzo Donn’Anna ma il fenomeno coinvolge l’intera costa posillipina. Ricordiamo che tale metodo è assolutamente illegale e mette a repentaglio la fauna ittica che popola le acque del nostro golfo”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il consigliere del Sole che Ride alla I Municipalità Gianni Caselli. “Diversi abitanti – proseguono Borrelli e Caselli – ci hanno riferito di aver già provveduto a segnalare tale fenomeno alla Capitaneria di Porto, senza ottenere dei riscontri concreti. Abbiamo inviato una nota per chiedere di intensificare i controlli lungo il tratto di costa per prevenire e censurare ogni comportamento contrario alla legge”.
Pesca a strascico nel mare di Posillipo, l’abitudine criminale che coinvolge anche l’area protetta della Gaiola
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Buonasera sono di posillipo e la mia famiglia lo è da generazioni,(nn faccio il pescatore )ma vivo di mare ,la foto nello specifico evidenzia un antico mestiere chiamato scaveca (nome derivante da antico strumento da lavoro (scavacchiello)che fine alla mete degli anni 70 veniva fatto dalla spiaggia dai pescatori e i propri familiari che abitavano la costa,usanze e costumi oramai andate perse (tradizioni )per nn parlare della tassazione che subiscono quei poveri pescatori che alle intemperie lottano quotidianamente alla sopravivenza fisica ed economica. caro posillipino new generazione stupisciti di più che nn ci sia una legge che tuteli quelle povere… Leggi il resto »