Gravissimo episodio tra Pollena Trocchia e Sant’Anastasia, in via Mazzini: un bambino di 10 anni, Manuel, è rimasto gravemente ustionato alle gambe mentre passeggiava con alcuni amici sul marciapiede. Un’auto posteggiata sul marciapiede, apparentemente in riparazione presso un’officina di elettrauto, ha preso improvvisamente fuoco. Le fiamme, alte diversi metri, hanno travolto il piccolo.
L’auto era stata lasciata lì, secondo quanto riferito dalla madre del bambino, da un’autofficina che opererebbe abusivamente, occupando in modo improprio il marciapiede con veicoli in riparazione. La donna ha sporto regolare denuncia e si è rivolta al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, da sempre in prima linea contro l’occupazione illecita di suolo pubblico da parte di officine e autorimesse abusive:
“Un bambino di dieci anni si è trovato avvolto da fiamme altissime mentre camminava semplicemente sul marciapiede, dove avrebbe dovuto essere al sicuro. Mio figlio ha riportato gravi ustioni alle gambe ed è ora ricoverato al Santobono. Quella macchina, lasciata lì con evidenti residui di olio e benzina, era un pericolo annunciato. L’autofficina continua a lavorare nonostante numerose segnalazioni e denunce già presentate ai Carabinieri. Chiedo giustizia.”
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato: “Da anni denunciamo la presenza di officine e autorimesse abusive che trasformano marciapiedi e strade in estensioni dei loro locali, violando ogni norma di sicurezza e civiltà. Questo episodio gravissimo è la prova che non si tratta solo di degrado, ma di pericolo concreto per la vita dei cittadini. Non è accettabile che, nonostante le denunce, queste attività continuino impunemente. Chiediamo l’intervento immediato delle autorità competenti per la chiusura dell’officina coinvolta e per controlli sistematici sul territorio.”
“Tale episodio riaccende l’urgenza di un controllo capillare – conclude il deputato- su tutte le attività che operano fuori dalle regole, mettendo a rischio la sicurezza pubblica e l’incolumità dei più fragili, come nel caso di Manuel.”.

















