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Rissa a Medicina Veterinaria e Produzioni Animali a Napoli: i proprietari di un cane deceduto danno in escandescenza (VIDEO)

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NAPOLI – I proprietari di un cane morto dopo essere stato visitato da alcuni medici di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali a Napoli hanno dato in escandescenza picchiando medici e infermieri. Solo l’arrivo dei vigilantes ha permesso di sedare la rissa.

I quattro arrestati, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa di giudizio.

Gli arrestati:

1)VINCENZO DEL CUOCO, GERMANIA 17.04.1975;
2) GIUSEPPE DELL’AQUILA, NAPOLI 29.07.2001;
3) LOREDANA RINALDI, NAPOLI 24.03.1978; 4) EMANUELA CATURANO, NAPOLI 4.10.1982

Il Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Aniello Anastasio, nel condannare fermamente l’aggressione avvenuta questa mattina, esprime la più sincera vicinanza e solidarietà ai colleghi, agli studenti e al personale sanitario in servizio presso l’Ovud.

“Da sempre il nostro Dipartimento affronta situazioni difficili con professionalità e dedizione dimostrando grande apertura verso il territorio che ci ospita.

La cartella clinica informatizzata con tutta la storia del cane dal suo arrivo è a disposizione degli inquirenti nella massima trasparenza che da sempre caratterizza l’operato dell’Ospedale Veterinario”.

“La classica spedizione punitiva in stile criminale questa volta dopo il decesso di un cane. Gli studenti universitari sono stati portati nelle aule sopra, due medici sono stati aggrediti brutalmente. Addirittura due delle donne hanno divelto i pali di ferro dal prato del cortile. I carabinieri sono arrivati mezz’ora dopo, loro continuavano a minacciare e inveire anche contro di loro. Per nostra fortuna siamo riusciti, cani, gatti e animali vari al seguito, ad uscire. Possibile mai che ogni giorno questi violenti creino problemi, e danni? Ci va di mezzo chi lavora e, gli animali e chi li accompagna” – ha raccontato al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli chi ha assistito all’assalto ed è stato costretto a fuggire dall’Ateneo.

“Siamo alla più totale ed inequivocabile barbarie. Dagli ospedali ai centri per animali nulla cambia, la violenza entra con facilità, troppa, e ne esce spesso indisturbata ed impunita. Non a caso gli stessi assalitori hanno pubblicato le aggressioni in diretta sui social con commenti del tipo: “tanto a noi non ci fanno mai nulla”. L’emergenza va oltre l’allarme rosso, qui si scatena la follia in ogni luogo pubblico, dagli ospedali alle poste, dallo stadio agli autobus. Non si tratta soltanto di tutelare il personale sanitario, come era stato promesso e come noi chiediamo da anni ed anni, senza però che nulla di concreto sia stato fatto, ma di prevenire il fenomeno e perseguire seriamente violenti e criminali che pensano di far valere le proprie ragioni, anche se inesistenti, a suon di pugni, calci, coltellate e a volte qualcosa di peggio. Noi esprimiamo la nostra piena solidarietà ai medici e gli studenti oggi coinvolti ma le nostre parole, né quelle di nessun altro, servirà a proteggere lavoratori e cittadini da una tribù, sempre più numerosa, di barbari e trogloditi. Basta con le promesse, basta le ipocrisie, questa gentaglia va resa inoffensiva. Non è il cittadino perbene a dover essere schiavo di questi, casomai il contrario. Ancora una volta i violenti e delinquenti ci hanno fatto capire che la tolleranza a oltranza devasta totalmente la nostra società “- queste le parole di Borrelli che ha espresso la solidarietà al direttore del dipartimento Aniello Anastasio e a tutte le vittime.

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