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Napoli

Rissa all’arenile, ancora prognosi riservata per Raoul e Carlo

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NAPOLI –  È stato operato nuovamente stamattina a causa di un’emorragia interna, Carlo, uno dei due ragazzi che la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio è stato accoltellato all’esterno della discoteca a Bagnoli. Forse per una spallata o una scarpa sporca. Soltanto per un miracolo, non stiamo qui a raccontare l’ennesima tragedia. Il caso ci ha subito riportato alla mente quello di Francesco Pio Maimone, ucciso anche lui per futili motivi sul Lungomare di Mergellina. “Ho la morte nel cuore per quello che è capitato a Carlo e Raoul”, queste le parole della donna mediante una lettera inviata al deputato di Alleanza Verdi Francesco Emilio Borrelli. La madre del 17enne fermato per aver accoltellato i due 15enne all’Arenile di Bagnoli aveva chiesto di incontrare le famiglie delle due vittime, ricoverati in rianimazione all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, ma i genitori non hanno voluto. Ieri, Borrelli è stato all’ospedale di Fuorigrotta a far visita ai due quindicenni, sottolineando: “Che la presa di posizione di questa madre sia da esempio e faccia riflettere chi difende sempre violenti e delinquenti”.

Ma sui social c’è ovviamente chi schiara a favore degli aggressori: “Non importa come è andata – scrive uno dei fan dell’accoltellatore – L’importante è che l’ann avut e nun l’amm pigliat. Ti sto semp vicino sang mij, affronteremo anche questo a testa alta”.

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