NAPOLI – L’ Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Municipale, su segnalazione di alcuni residenti nella zona, ha individuato un cantiere edile in piazza Nazionale realizzato per lavori di ristrutturazione di un immobile sorprendendo gli operai ad abbandonare sulla pubblica strada i rifiuti speciali prodotti consistenti in materiale da demolizione edile, intonaci, rivestimenti ed impianti tecnologici. In particolare per lo smaltimento degli numerosi infissi interni era stato utilizzato il codice ASIA Napoli che viene assegnato dall’azienda ai rifiuti ingombranti prodotti dalla sola utenza privata (max tre pezzi) e non certamente da quella aziendale.

Gli agenti proseguendo l’ispezione del cantiere presso l’appartamento in ristrutturazione, individuavano altri rifiuti speciali stipati in grandi sacchi di plastica neri e pronti ad essere smaltiti.

Si riscontrava ancora che la ditta esecutrice dei lavori stava utilizzando sul cantiere un trito-vagliatore per macinare sul posto parte delle macerie dei muri interni demoliti al fine di riutilizzarli per le malte di costruzione, il tutto in assenza delle prescritte autorizzazioni, delle necessarie analisi chimiche dei materiali e senza alcuna precauzione per evitare l’immissione in area delle polveri prodotte.

La Polizia Giudiziaria intervenuta procedeva ad interrompere l’attività illecita e, dopo aver intimato il recupero dei rifiuti abbandonati in strada, li sottoponeva a sequestro penale unitamente all’intero cantiere.

Il titolare della ditta esecutrice, il direttore dei lavori nonché il proprietario dell’immobile, sono stati deferiti all’A.G. per i reati previsti e puniti dal Dlgs 152/2006, (sversamento illecito di rifiuti) Testo Unico sull’Ambiente.

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