NAPOLI – Ha avuto 8 giorni di tempo per smontare panchine, pensiline e altre strutture realizzate a favore dei passeggeri in transito al Molo Beverello l’imprenditore napoletano, Alfrego Giacometti.
Ritiene di essere vittima di un abuso d’ufficio ad opera dell’Autorità portuale e per questo si è rivolto agli avvocati.
Tutto comincia nel 2015 quando, su richiesta dell’allora commissario straordinario del porto di Napoli Basile, il titolare della Società Giacometti Group in cambio della gestione degli spazi pubblicitari fa installare le suddette strutture per migliorare l’accoglienza dei viaggiatori e due anni dopo, nel 2017, su richiesta dell’allora presidente dell’Autorità (Pietro Spirito) aggiunse anche altoparlanti, tabelloni luminosi e un infopoint.
I problemi sono nati oggi con il rinnovo della concessione, che spetta al nuovo presidente del porto di Napoli, Andrea Annunziata
Al fianco di Alfredo Giacometti, gli avvocati Angelo Pisani e Leonardo Polito