Rischia di allargarsi a macchia d’olio l’inchiesta della Procura sugli abusi e le violenze nelle case di riposo. Dopo il blitz dei carabinieri coadiuvati dal Nil e dai Nas nella casa di cura di via Corso Vittorio Emanuele, è stato aperto un nuovo filone d’inchiesta su due morti sospette avvenute nella medesima struttura.
I carabinieri e i magistrati della IV sezione della Procura di Napoli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, stanno facendo ulteriori approfondimenti per accertare quali sìano state le cause del decesso di due anziani deceduti nella “Casa di Nonna Rosa”. Le indagini hanno consentito di documentare – anche attraverso riprese video definite raccapriccianti – l’orrore a cui gli anziani venivano sottoposti.
Uno dei due vecchietti deceduti era affetto da una patologia che gli impediva di nutrirsi a sufficienza. Ciononostante alcuni degli indagati hanno continuato a vessarlo e a urlargli contro per costringerlo ad alimentarsi, fino al giorno in cui si è reso necessario il suo ricovero in ospedale. Su queste due morti gli inquirenti hanno quindi deciso di vederci chiaro. L’inchiesta parte dalla denuncia di un operatore socio-sanitario. Complessivamente la “Casa di Nonna Rosa”, che si trova al civico 656 del corso Vittorio Emanuele, ospitava una quindicina di anziani di età compresa tra 80 e 100 anni.
Intanto un nuovo blitz è stato effettuato sempre dai militari dell’arma in un’altra casa per anziani questa volta al vomero in via Luigia San Felice. I Carabinieri della compagnia Vomero hanno trovato 5 Operatori Socio Sanitari in assenza di regolare assunzione. Oltre ai dipendenti in nero, riscontrate anche gravi carenze igienico sanitarie nelle cucine. L’attività di refezione è stata immediatamente sospesa.
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