A 48 ore dalla violenza subita dalla figlia in pieno centro a Napoli da parte di un 29enne marocchino, parla la mamma della vittima e lo fa su Facebook su una pagina “SOS amici aiutiamoci tra noi di Sergio Colella e Rosanna Terracciano“.
Un messaggio in cui ringrazia chi è intervenuto per soccorrere la figlia e non si è girato dall’altra parte.
IL MESSAGGIO DELLA MAMMA DELLA DONNA VIOLENTATA
“Buongiorno a tutti!
Mi scuso per l’ anonimato ma è necessario per tutelare la privacy di mia figlia che ha subito una violenza nella notte di venerdì al centro di Napoli.
Il dolore per questo evento drammatico non mi impedisce di essere fortemente riconoscente a 3 angeli che hanno aiutato la ragazza con grande umanità e generosità.
Innanzi tutto il mio grazie va ad una giovane turista francese, Alice, che alloggia presso un B&B in via Carbonara, presente a Napoli per un giro ciclistico.
Questo angelo, dai riccioli biondi, è intervenuta, con coraggio, nella colluttazione, ha chiamato la polizia, ha accompagnato mia figlia in ambulanza, e le è stata vicina nelle varie indagini a cui è stata sottoposta e ha aspettato il mio arrivo.
Non ho parole, non l’ ho ringraziata abbastanza perché ero confusa e non ero informata dell’ accaduto. Ho il numero di telefono che lei ha dato a mia figlia ma, ho chiamato e il numero non risulta attivo.
Poi, il mio commosso ringraziamento va ai due agenti della polizia, volante 6 che sono accorsi e che hanno seguito mia figlia per ore, sostenendo lei e me in modo amorevole.
Veramente non ci sono parole adatte per dire grazie a questi 3 angeli che in un momento di disperazione si sono adoperati con grande umanità e sensibilità.
Ancora un grazie alla dott.ssa della questura di via medina che, con altrettanta umanità e delicatezza, ci ha accolte per la denuncia del caso.
Sperando che la giustizia possa fare il suo corso il mio grazie infinito va a queste persone.
Un grazie a Sergio e Rossana perché con questo gruppo danno voce a tutti e , spero che il mio grazie, arrivi a queste persone”.
Intanto questa mattina l’Arma dei Carabinieri ha diffuso i dati relativi alle violenze di genere avvenuti tra Napoli e Provincia.
Dall’inizio dell’anno arrestate o denunciate 4.532 persone, una media di 16 casi al giorno. Gli ultimi episodi registrati prima di quello dell’altra notte a Pozzuoli e Qualiano.
I DATI
Dal primo gennaio ad oggi in tutta Napoli e provincia i carabinieri hanno arrestato 855 persone di cui 70 in “differita”.
Denunciate, invece, 3.677 persone.
Un totale di 4.532 casi di violenza di genere tra arresti e denunce per una media vicina ai 16 casi al giorno in cui si imbattono i carabinieri del comando provinciale di Napoli.
GLI ULTIMI CASI DI CRONACA
Gli ultimi due episodi si sono verificati in due punti della provincia di Napoli molto distanti tra loro.
Il primo a Pozzuoli mentre l’altro a Qualiano e, altro dato oggettivo, avvengono di Domenica.
Non è un caso: non è la prima volta che tragedie familiari capitino di domenica o nei giorni di festa.
Un ossimoro emotivo dove la tranquillità del giorno festivo da vivere con i propri cari si scontra nella violenza tra le quattro mura.
POZZUOLI
Partiamo da Pozzuoli.
I Carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia stanno percorrendo via Roma quando alcuni passanti catturano la loro attenzione e chiedono aiuto.
Poco distante da lì c’è un uomo che sta prendendo a calci e pugni una donna.
Quella strada è già nota ai carabinieri che accendono le sirene e corrono.
Lo scorso 15 agosto, infatti, una donna era stata colpita al volto con un pugno dal marito.
Per quell’aggressione un setto nasale fratturato, una prognosi di 30 giorni e l’attivazione del codice rosso. Denuncia mai presentata.
I carabinieri raggiungono l’indirizzo segnalato.
Un gruppo di persone sta bloccando con non poche difficoltà un uomo e l’arrivo della gazzella non lo calma, anzi.
A terra, poco distante, una donna visibilmente scossa e dolorante.
I due sono marito e moglie, la famiglia è la stessa di agosto.
L’ira dell’uomo non si placa e i carabinieri lo arrestano.
Dai primi accertamenti si comprende come poco prima l’uomo – incensurato 50enne – aveva aggredito la propria moglie in strada con schiaffi e pugni per poi scaraventarla contro il finestrino di un’auto in sosta.
La donna, 47enne, ha la forza di urlare e di chiedere aiuto.
Da lì, l’intervento di 3 giovani che hanno permesso alla donna di sfuggire dalle grinfie dell’uomo.
La lite tra i due era nata in auto ma la donna, ormai consapevole della violenza quotidiana del marito, era scesa dal mezzo per evitare le botte temendo il peggio.
A quel punto l’uomo, sceso anche lui dall’auto, l’aveva raggiunta e aggredita.
L’uomo – nonostante la donna non si sia ancora decisa a denunciarlo – è stato arrestato e trasferito in carcere, deve rispondere di lesioni e maltrattamenti in famiglia.
Per la donna 5 giorni di prognosi.
QUALIANO
Nelle stesse ore a Qualiano i carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania intervengono in un appartamento per la segnalazione anonima di una lite in famiglia.
In casa un 40enne e sua moglie 37enne.
Ci sono anche i tre figli minori. L’abitazione è completamente a soqquadro. Tra urla e pianti i carabinieri bloccano il 40enne e ricostruiscono cosa fosse accaduto.
L’uomo aveva aggredito la vittima con calci e pugni.
La violenza poteva terminare in tragedia quando il 40enne ha minacciato con un coltello la donna che già in passato lo aveva denunciato.
L’arrivo dei carabinieri è stato provvidenziale.
L’arma viene sequestrata e durante la perquisizione trovano anche una dose di cocaina.
Il 40enne è in carcere.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ribadiscono l’importanza di segnalare ogni episodio di violenza e ricordano che il numero di emergenza 1-1-2 è attivo 24 ore su 24.

















