NAPOLI – “A Dark Tale” un film di Vincenzo Lamagna prodotto da Nano Film production e girato a Caivano, periferia a Nord di Napoli.
Scritto e diretto da Vincenzo Lamagna, e prodotto dalla NaNo Film Production in associazione con FAC, il film è stato realizzato con il contributo della Film Commission Regione Campania e con il supporto di FotoEMA. A Dark Tale vede tra i protagonisti: Raffaela Maria Morra, nei panni della piccola Elena; Umberto Luigi Iannicelli, che interpreta il suo fratellino Mauro; Anita Zagaria, che presta il volto alla Nonna, unica figura familiare positiva che dona ai bambini, attraverso la fiaba, la speranza di continuare a resistere e lottare; Roberto Caccioppoli, padre dei due fratelli; Emanuele di Simone e Fabio Brescia, poliziotti di un tempo presente fortemente interconnesso con il passato che sembra ormai dimenticato.
Il film sarà proiettato in occasione dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, all’interno del Venice Production Bridge. L’appuntamento è fissato per domenica 1 settembre alle ore 14:15, in Sala Pasinetti.
Il regista Vincenzo Lamagna, a tal proposito, ha dichiarato: “Siamo onorati e felici di avere quest’opportunità, Venezia è un palcoscenico importante e, sebbene il film sia ancora all’inizio del suo percorso, ci auguriamo che in questo modo riesca ad arrivare a più persone possibili”.
Il film racconta apparentemente tre storie.
È la storia di un agente di polizia che trova l’ennesimo cadavere in un brutto quartiere; successivamente, è la storia di un fratello e una sorella, traumatizzati da una madre violenta; ma è anche la storia di un principe e una principessa separati dalla bruttezza della vita e completamente perduti, in attesa di riunirsi.
In realtà, quella a cui stiamo assistendo è solo una storia e, anche se inizia con “C’era una volta…”, non porterà ad alcun lieto fine. Anzi, è solo negli ultimi fotogrammi che lo spettatore, distratto dal sincopato saltare da un racconto all’altro, si rende conto che il poliziotto e il cadavere sono in realtà fratello e sorella, due facce della stessa medaglia, così simili , eppure con un destino così diverso.
L’agognato ricongiungimento, di fatto, avviene, ma non come ci si aspettava o si sperava: le lacrime del poliziotto – che diventano le lacrime del Principe Perduto e le lacrime del Bambino Coraggioso – sono l’unica risposta possibile a una realtà così oscura ed estrema, dove non c’è posto per le favole.
La produttrice Gelsomina Prositto dichiara: “Come produttrice, ho suggerito di girare in periferia (Caivano, Napoli Nord), dove storie come questa sono in realtà più frequenti di quanto immaginiamo. Abbiamo infatti ottenuto il pieno sostegno del sindaco, della polizia locale e dei cittadini, che hanno partecipato con orgoglio alle riprese, con l’obiettivo di far parte di una campagna di sensibilizzazione sulla violenza domestica”.
Attraverso un’atmosfera cupa, “A Dark Tale” racconta il legame indissolubile di un fratello e una sorella utilizzando lo strumento narrativo più ancestrale: la fiaba.
La sua mancanza di collocazione spazio-temporale regala al progetto un forte appeal internazionale, pertanto è naturale pensare ad una strategia di distribuzione oltre confine.
Con una durata di 25 minuti, infatti, “A Dark Tale” non è il tipico cortometraggio “breve” italiano. Possiamo quindi dire che è quasi un film “in breve”, che semplicemente si prende il tempo necessario per raccontare adeguatamente la storia. La produzione è ambiziosa: abbiamo registrato brani originali (oltre alla colonna sonora originale) per attuare una strategia di marketing crossmediale.
Il progetto ha ottenuto il fondo produzione della Film Commission Regione Campania.
SINOSSI: La storia raccontata in “A Dark Tale” nasce tanto tempo fa, in un racconto che cerca di evadere dal tempo, come altre storie dello stesso genere. Passato e presente si fondono, intrecciati con un’epoca antica, quella in cui vissero principi e principesse.
Nel presente, invece, dobbiamo confrontarci con una dura realtà: infanzia trascurata, aspettative deluse e sogni che non si realizzeranno mai.
“A dark tale” si svolge, apparentemente, nel tempo presente. Tutto è cupo e opprimente fin
dall’inizio: nel cuore della notte, una folla circonda il cadavere di una giovane donna, adagiato in una pozza di sangue.
Mentre il sangue scorre attraverso lo spazio e il tempo, “A Dark Tale” si trasforma nella storia di un fratello e una sorella, Mauro ed Elena, che vivono in una realtà violenta e degradata. La loro madre senza volto rappresenta lo spaventoso mostro la cui ombra minaccia i due bambini, soprattutto Elena. Il padre, assente e impotente, non riesce a cambiare la situazione e si limita ad assistere alla sofferenza dei suoi figli. L’unica figura positiva è la nonna, una
cantastorie d’altri tempi. Attraverso le sue fiabe dona ai bambini l’arma più potente: la
speranza.
Poi qualcosa accade: la disperazione del padre si trasforma in un bagno di sangue.
“A Dark Tale” cambia ancora: è la storia di un principe e una principessa, legati visceralmente ma divisi dal destino, dalla vita e dalla violenza.
Il principe e la principessa si incontreranno ancora e ancora, ogni volta in corpi diversi. Ma con la speranza scomparsa per sempre, il loro lieto fine avrà un volto completamente nuovo.