NAPOLI – Sono venticinque le incisioni selezionate nell’ambito del concorso “Segni svelati. Opere grafiche per la Cappella Sansevero”, realizzate dai giovani artisti che hanno partecipato al bando indetto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal Museo Cappella Sansevero, rivolto agli studenti di Grafica d’Arte, Pittura, Scultura e Decorazione dell’Accademia.
Tutti i lavori saranno esposti nell’omonima mostra che sarà inaugurata mercoledì 22 giugno alle ore 18.00 a Palazzo Sansevero in Piazza San Domenico Maggiore, in un nuovo spazio dell’Atelier di Lello Esposito, per la prima volta aperto al pubblico.I partecipanti al bando sono stati invitati a presentare un’opera grafica liberamente ispirata alla Cappella Sansevero, utilizzando le diverse tecniche di incisione, e sono stati valutati da una giuria composta da Fabrizio Masucci, Presidente del Museo Cappella Sansevero, Erminia Mitrano, Docente di Grafica d’Arte e Vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, e Angela Tecce, Direttore del Polo Museale della Calabria.Se è nota l’importanza che il “segno”, ampiamente inteso, riveste all’interno della Cappella Sansevero, il cui progetto iconografico resta il più notevole legato intellettuale di Raimondo di Sangro, meno conosciuta è l’attenzione che il principe prestò per tutta la vita anche al segno grafico e tipografico. Nella sua stamperia il principe sperimentò un metodo per imprimere più colori con una sola tirata di torchio, senza contare che il suo estro si cimentò, tra il serio e il faceto, perfino nella proposta e nel disegno del “punto ironico”, un nuovo segno di interpunzione che può considerarsi a pieno titolo un antesignano delle emoticon.Nei mesi scorsi, i giovani artisti hanno avuto la possibilità di misurarsi con il complesso apparato simbolico e decorativo della cappella settecentesca, interpretandone e rielaborandone, ciascuno secondo il proprio stile, suggestioni diverse: “C’è chi ha guardato alle sculture […] e chi è rimasto affascinato dai simboli; c’è chi ha lavorato sul corpo e chi sull’architettura; chi ha insistito sui dettagli e chi ha inventato astrazioni. Alcuni hanno lasciato poche tracce, altri hanno ricoperto il foglio, qualcuno ha diviso la composizione a metà e altri ancora hanno preferito un continuum in cui tutto è legato. La Pudicizia, il pavimento labirintico, la rete del Disinganno sono state le immagini più gettonate. Ma è bello vedere come ognuna di queste immagini sia stata trasfigurata da una nota personale, un proprio respiro”(dal contributo critico di Lea Mattarella).I tre vincitori ex aequo del concorso, Guendalina Cristiano, Angelo Pisano e Ciro Sannino, hanno ricevuto dal Museo Cappella Sansevero un premio di cinquecento euro ciascuno. Inoltre, le loro opere sono state raccolte per l’occasione in una preziosa cartella d’arte, tirata in cinquanta esemplari numerati, a cura dell’Accademia di Belle Arti.Insieme alle tre opere vincitrici sarà possibile ammirare le incisioni di tutti i giovani selezionati: Carolina Alessi, Sergio Alfano, Miriam Altomonte, Daniela Calicchio, Carmen Campana, Roberta Esposito, Francesco Giordano, Vittorio Iavazzo, Vlad Mircea Marchese, Giacomo Marguglio, Andrea Matarazzo, Filomena Nicastro, Annalisa Paciullo, Angela Passannanti, Giusy Petrone, Vito Polito, Rosa Prezioso, Carmen Sorrentino, Giovanni Timpani, Bruno Urgo, Lishou Xu, Pietro Zara.Il catalogo della mostra “Segni svelati”, pubblicato dalla neonata sigla editoriale “Edizioni Museo Cappella Sansevero”, è stato realizzato con il sostegno del Banco di Napoli, che rinnova anche quest’anno la collaborazione con il Museo, confermando la sua attenzione all’arte e alla valorizzazione del mondo giovanile. Corredato dal testo critico di Lea Mattarella, il catalogo ospita, inoltre, i contributi di Fabrizio Masucci, Presidente del Museo Cappella Sansevero, Paolo Ricci, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Francesco Guido, Direttore Generale del Banco di Napoli.Con “Segni svelati”, il Museo Cappella Sansevero intende rinnovare il suo impegno a sostenere e incoraggiare le giovani generazioni, confermando la volontà di creare collaborazioni con realtà della città di Napoli che al meglio contribuiscono alla circolazione di progetti culturali a sostegno dell’arte, come, in questo caso specifico, è avvenuto grazie al felice incontro con l’Accademia di Belle Arti di Napoli.