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NAPOLI – Puntando su “Ditegli sempre di sì”, la commedia del genio Eduardo De Filippo, che debuttò al teatro Nuovo di Napoli il 10 novembre del 1932 e nobilitando ancora una volta con la sua messinscena la nascita del Teatro di Ponticelli intitolato a “Mario Scarpetta”

, l’attore e regista Franco Pinelli continua a presentare, fino a domenica 24 gennaio, quello stesso capolavoro drammaturgico che nacque con la Compagnia Teatro Umoristico “I De Filippo” e con il capocomico ed autore che ancora si firmava Molise. Rendendo ricchi, quindi, gli appuntamenti teatrali dello spazio di Strada Provinciale Madonnelle 121, il “paladino” Pinelli con la sua “Compagnia Stabile” formata da Marina Moscatelli, Domenico Pinelli, Carlo Maratea, Lucrezia Di Fiore, Stefano De Luca, Giovanni Striano, Maria Paola Marino, Lina Pirozzi, Ciro Pauciullo, Antonio Imperato, Giulia Minervino ed Anna Lauro, riporta in palcoscenico quella destabilizzante comicità fatta di equivoci, malintesi e follia ancora oggi prodigiosamente attuale. Confondendo “pirandellianamente” la pazzia con la normalità e conferendo alle sbandate del cervello il compito di sfatare quelle umane convenzioni fatte di realtà camuffate, i due atti di De Filippo, anche nel Teatro Mario Scarpetta, provano a sfruttare l’antica parabola della verità restituita in vita dalla bugia. Partendo dalle strane sortite di Michele ( Franco Pinelli) , un uomo appena uscito dal manicomio che nel mentre tutti credono tornato da un lungo viaggio, evidenzia presto il non curato “difetto” di prendere per oro colato qualsiasi pensiero gli venga espresso, la commedia originariamente scritta da De Filippo per Vincenzo Scarpetta, proietta tra il pubblico quella luce eduardiana capace di illuminare le miserie e le ipocrisie del genere umano. “Con questo lavoro – afferma Pinelli- realizzato con l’Associazione Culturale e Teatrale “Partenope” presieduta da Giovanni Vigliena, intendo fare rivivere tutta la sacralità del teatro eduardiano rispolverando nel contempo tutte le emozioni legate alla sua drammaturgia e la memoria di tutti gli illustri personaggi che hanno lavorato nella sua mitica compagine artistica”.

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