NAPOLI – Venerdì 3 febbraio alle ore 20.,30 per la rassegna AstraDoc -Viaggio nel cinema del reale – organizzata da Arci Movie, Parallelo 41, Università Federico II e Coinor, doppio appuntamento di qualità: “Mirabiles – I custodi del mito” (29’)
di Alessandro Chetta e Marco Perillo e alle ore 21.15 “Dert” di Mario e Stefano Martone (62′)Introdurranno le proiezioni Giuseppe Colella, curatore di Schermo Napoli del Napoli Film Festival, e Michelangelo Messina, Direttore Artistico dell’Ischia Film Festival.“MIRABILES – I Custodi del mito” è un documento video insieme giornalistico e sentimentale. Gli autori Alessandro Chetta e Marco Perillo, girovaghi per gli amati Campi Flegrei, hanno messo a fuoco 5 siti archeologici di gran fascino ma in taluni casi poco noti e soprattutto sprovvisti di botteghino d’entrata. A mantenerli vivi sono gli assuntori di custodia, residenti tra Bacoli e Pozzuoli, spesso in là con gli anni. Ed è a loro che lo Stato italiano affida quei siti antichi non avendo possibilità di organizzarne diversamente la fruibilità. Gli assuntori sono divenuti nei decenni figure mitiche per i turisti e per la gente flegrea. L’intenzione di Chetta e Perillo è diffondere la conoscenza di location dall’enorme interesse culturale – Piscina Mirabilis, Grotta della Dragonara, Teatro romano, Tomba di Agrippina, Grotta della Sibilla – attraverso le parole dei ‘custodi del mito’, gli assuntori, che, da generazioni, se ne prendono cura ogni giorno.“Dert”: La storia della cooperativa agricola INSIEME e dell’amicizia che l’ha resa possibile, quella tra Rada, Skender e Mario. A vent’anni dai tragici avvenimenti che hanno sconvolto la Bosnia, DERT si muove nei luoghi della memoria di un paese segnato dalla guerra ma non è un film sulle vittime e sul dolore. In una regione economicamente depressa e storicamente sconvolta dalla guerra, la cooperativa Insieme si fonda sui bisogni reali delle persone e dimostra l’assurdità delle logiche nazionalistiche su cui si basano molti dei conflitti passati e recenti. Senza proclami e facile retorica, sottraendosi al ruolo di vittime della Storia, le donne e gli uomini della cooperativa hanno scelto di continuare ad amare la loro terra e di vivere dei suoi frutti, guadagnandosi rispetto e apprezzamento con la qualità dei loro prodotti. Nel film, attraverso i ricordi, le riflessioni ed il lavoro quotidiano dei tre protagonisti, si ricostruisce il contesto storico nel quale questa esperienza straordinaria è maturata, ed emergono con forza l’amicizia, la solidarietà e i valori di un pacifismo reale e concreto. Regia: Mario and Stefano Martone HD Col. 62 min.Mario e Stefano Martone hanno realizzato lavori di documentazione sociale e antropologica in Bosnia, Sud America, Palestina e Libano. Dal 2006 al 2010 hanno coordinato corsi di realizzazione video nei campi profughi palestinesi del Libano. Sono tra gli autori del documentario NAPOLI 24, prodotto da Indigo Film e presentato al Torino Film Festival 2010. Lucciole per lanterne (2013), ambientato nella Patagonia cilena, è stato riconosciuto di interesse culturale dal Mibact e presentato in più di 70 festival in 25 paesi, ricevendo premi e riconoscimenti.La rassegna prosegue con Gianfranco Pannone con il suo viaggio nell’Italia dei riti e delle tradizioni “Lascia stare i Santi” (10 febbraio), Pippo Delbono con il suo “Vangelo”(31 marzo) presentato a Venezia pochi mesi fa, insieme ancora a tanti autori emergenti come Christian Carmosino e Maria Di Razza (“La lunga strada gialla” e “(In)felix” il 17 febbraio), i fratelli Mario e Stefano Martone (“Dert” il 3 febbraio con il corto documentario di Alessandro Chetta e Marco Perillo “Mirabiles – I custodi del Mito”), Gianluca Loffredo e Nazareno Manuel Nicoletti (24 Marzo con “My Nature” e “Moj Brate – Mio Fratello”). A questi si aggiungono diversi film internazionali, premiati in tutto il mondo, come quelli sul musicista Yo-Yo Ma (20 gennaio), sull’artista Marina Abramovic (il 24 febbraio insieme ad un momento musicale a cura di Ciro Riccardi che presenterà il suo disco “Racconti di vinile”), sulla segretaria di Goebbels (“A German Life” il 7 aprile), la recente riflessione sull’Europa di “Democracy” di David Bernet (in collaborazione con il Goethe Institut Neapel”, e l’ultima opera del grande maestro argentino Patricio Guzmán, “La memoria dell’acqua” il 17 marzo. Infine, due titoli interessanti della rassegna nazionale “L’Italia che non si vede” a cura di UCCA (Unione dei circoli cinematografici dell’Arci), “Il fiume ha sempre ragione” di Silvio Soldini e “Porno e libertà” di Carmine Amoroso”.