NAOLI – “Era il 1994, Bonelli mi disse che Ken Parker vendeva solo 13.000 copie e che la casa editrice perdeva soldi. Cominciai a pensare a un nuovo personaggio e pensai a una donna, che rappresenta persone capaci di ascoltare, esprimersi, caratteristiche che ho messo in Julia che oggi siamo qui a festeggiare per i 25 anni”. Lo ha raccontato Giancarlo Berardi, l’autore del fumetto che è quest’anno anche il simbolo della II edizione del Festival del Giallo Città di Napoli. Una Julia di cui Berardi parla, sottolineando il proprio amore per Napoli che lo ha portato a unire il suo personaggio con un Pulcinella dallo sguardo noir e il Vesuvio alle spalle. Ma Julia viaggia: “a settembre – narra Berardi a una sala del Grenoble piena – uscirà il 300mo albo di Julia, ambientato a Roma, sarà a colori per un viaggio interessante”.
Il Festival del Giallo va avanti con successo e la sala piena e domani si chiuderà con una domenica mattina ricca del racconto dei giallisti di loro stessi e dei loro personaggi. Dalle 10 sulla terrazza del Grenoble ci saranno in sequenza il meglio dei giallisti partenopei di oggi: Gianluca Arrighi, Giovanni Canestrelli, Giuseppe Esposito, Giovanni Taranto, Massimiliano Amatucci, Maria Rosaria Pugliese, Armando Guarino, Letizia Vicidomini, Giancarlo Vitagliano, Patrizio Fiore, Giancarlo Marino. La giornata al Grenoble dalle 10 sarà anche aperta dalla Polizia Scientifica di Napoli che insegnerà agli spettatori come si fa una vera indagine. Ma il giallo è anche storia, spesso poco conosciuta: alle 12 il giornalista Michelagelo Iossa racconterà dell’incontro vero ma inedito nella primavera del 1960 tra l’autore di 007 Ian Fleming e il padrino Usa Lucky Luciano, che si incontrarono a Napoli e parlarono per ore sul lungomare. Nel pomeriggio domani il festival 2023 si chiuderà con un brindisi finale con tutti i giallisti napoletani e l’assegnazione del Premio Mysstery Iocisto, prima del doveroso omaggio allo scudetto del Napoli con la proiezione del film “Daniel Pennac: ho visto Maradona!”.