NAPOLI – S’intitola Atti Vandilici, il secondo lavoro discografico del cantautore e polistrumentista partenopeo (ha studiato batteria con Tullio De Piscopo presso l’Accademia di musica NAM, suona anche il piano e la chitarra) classe 1997 Francesco Nardo: questo esce a due anni di distanza Se mi chiamassi Guccini.

Atti Vandalici sarà presentato lunedì 11 aprile, il giorno della sua pubblicazione, presso il Mondadori Bookstore Napoli (via Luca Giordano 73/A) alle ore 18. Dialogherà con l’autore il cantautore Massimiliano Pucino.

Francesco Nardo racconta Atti Vandalici

“L’apertura del disco è affidata I Talenti del 2000, un brano pop rock in cui prendo le distanze dalle convenzioni, augurandomi che almeno il cantare una canzone resti una disciplina libera.

Segue Grande, un brano autobiografico, dal ritornello orecchiabile, che parla della paura anzi della “vergogna” di diventare adulti, esortando l’ascoltatore a non farlo troppo in fretta.

Il terzo brano nella track list è Kabul che ho scritto in seguito alla presa della città Afghana da parte dei Talebani, in cui si mescolano la lingua Italiana, la lingua napoletana e i suoni tipicamente arabeggianti; il testo purtroppo risulta molto attuale anche per la situazione in Ucraina.

Davanti è il quarto brano dell’album ed è una love song.

Il disco prosegue con Il nocciolo dell’emozione in cui affronto il tema dell’incomunicabilità.

Nel nome del padre è una breve narrazione in musica in cui immagino la fine di un matrimonio voluta da una sola parte della coppia.

Dopo un momento acustico il lavoro riprende ritmo con Serenata (In diretta), canzone in cui l’ironia è utilizzata per mostrare quanto i social possano influenzare la nostra vita.

Fuori l’aula è l’ottava traccia scritta durante gli ultimi giorni del mio quinto anno di Liceo: riflessioni sulle angosce del futuro.

Giovani Adulti, è un delicato urlo liberatorio nei confronti del passato. Il disco si avvia alla conclusione attraverso il brano più intimo, Bianco indifferente, in cui punto i riflettori su quello che per me rappresenta il male più pericoloso del nostro tempo: l’indifferenza.

La penultima canzone è quella che da il titolo a tutto il progetto, Atti Vandalici, dal ritmo cadenzato, ballabile, che parla della violenza e della diffusione dell’odio, sentimenti questi mai fuori moda.

Chiude l’album La mia prossima canzone: uno sguardo sul futuro partendo da questa che è l’unica storia presente nel lavoro legata alla pandemia”.

Atti Vandalici è un melting polt di generi musicali e di suoni che spaziano dall’hip hop al rock, passano per l’indie pop senza mai perdere di vista la grande lezione del cantautorato italiano del quale Francesco Nardo ama su tutti Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco ed Ivano Fossati oltre ad avere una grande passione per le rime sanguigne di Enzo Gragnaniello.

Dodici tracce arrangiate e suonate dallo stesso Nardo, con il supporto di Gianmarco Biancardi, fonico e producer del Massive Arts Studio di Milano che ha registrato le voci, mixato e masterizzato il disco.

Il 22 Aprile, Francesco Nardo si esibirà all’Auditorium Salvo D’Acquisto di via Morghen in apertura al concerto di Joe Barbieri in cartellone alla rassegna musicale Vomero Suona, mentre il 28 Aprile presenterà il disco a Milano nel locale Art Mall di Via Torino.

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