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NAPOLI – Venerdì e sabato doppio appuntamento al Common Ground: il weekend si apre con una nuova puntata del “Caraoche Cerchietto Live” e prosegue con il live di Tommaso Primo che torna a esibirsi con i brani tratti dal suo ultimo lavoro discografico.

Domani, venerdì 15, torna il Varietà musicale ideato e condotto da DJ Cerchietto e prodotto dal collettivo eventi DROP che, in occasione di San Faustino, chiamerà i single sul palco per cantare un brano a scelta in coppia con uno sconosciuto. Ad accompagnarli, la Quadretti’S Band con Davide Afzal al basso, Lorenzo Campese alle tastiere, Antonio Esposito alla batteria, Dario Spinelli al basso, Giuseppe Spinelli alla chitarra, e con la supervisione musicale di Massimiliano Jovine. Previsti premi per le peggiori performance.

Ingresso ingresso gratuito, start ore 21.

Sabato 16 febbraio torna a esibirsi live Tommaso Primo, a pochi mesi dal lancio del nuovo disco, e lo fa al Common Ground di Napoli: sarà infatti il cantautore partenopeo a salire sul palco dell’industrial club & bistrò di via Scarfoglio, dove porterà dal vivo molti dei brani del suo secondo album, “3103” (Arealive – Fullheads / Warner). Un disco fantascientifico che racconta un futuro immaginario: il numero “3103” rappresenta infatti una data, quella di un ipotetico esodo dell’umanità, in partenza dalla Terra e alla ricerca di nuovi pianeti dove poter condurre la propria esistenza. Tema affrontato anche da Hola Madre Natura, il secondo singolo uscito a settembre. In tutti i suoi ultimi brani non mancano riferimenti a una lucida analisi politica e sociale raccontati attraverso un linguaggio musicale nuovo, grazie alla capacità di mescolare la tradizione soul statunitense con sfumature tropicaliste e innesti R’n’B e Rap e un suono vintage di matrice ’70-’80. I luoghi di Tommaso Primo – nato a Napoli nel 1990 – restano sempre presenti come scenario di fondo della sua produzione e proprio nella sua città torna sabato 16 per un live che accoglierà anche i successi del passato, come quelli presenti nel primo album, Fate sirene e samurai (2015), caratterizzato da ritmi vicini alla produzione sudamericana. Tante anime che a volte si esprimono in dialetto napoletano, altre in italiano, ma che sempre uniscono il pubblico nel linguaggio universale del suono.

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