NAPOLI – “Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità” Sono le parole lette il 2 luglio 1776 al congresso di Phoiladelfia e che segnò la nascita della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Non molti sanno però che a ispirare Benjamin Franklin fu un suo amico napoletano, Gaetano Filangieri che tra il 1781 e 1787 ebbe un carteggio molto fitto con il padre fondatore americano testimonianza di uno scambio di idee, che risultò essere decisivo sia nella ricostruzione del pensiero che i Rivoluzionari Americani, primi fra tutti Franklin e Jefferson, esercitarono sull’elaborazione della Scienza della Legislazione, sia per il contributo che il filosofo napoletano offrì nello gettare le fondamenta della Nuova Nazione degli Stati Uniti d’America. A Napoli stamane ha aperto al pubblico per la prima volta la biblioteca del Museo Filangieri dove sono custoditi parte di questi carteggi. Un appuntamento importante per il XXV edizione Maggio dei monumenti indetta dal comune di Napoli come spiega l’assessore alla cultura Nino Daniele.
Il nuovo mito politico della “libertas americana” furono frutto del pensiero di Gaetano Filangieri, pur se non ebbe mai modo di conoscere fisicamente l’America. Dal loro intenso carteggio si evince l’ambizioso progetto politico a cui il filosofo napoletano offriva il suo contributo per la costruzione di un assetto istituzionale che fosse realmente fautore della pubblica felicità. Soddisfatto il direttore del museo Paolo Iorio.