NAPOLI (Di Anna Calì) – Nel 2020, in piena crisi sanitaria globale, Dave Given pubblicava La vita oltre il plexiglas, romanzo distopico che immaginava un futuro segnato da restrizioni, sorveglianza e distanziamento sociale. A distanza di qualche anno, quella visione si è rivelata meno lontana dalla realtà di quanto potessimo pensare. Oggi, con una nuova edizione curata da Ossorosso Edizioni, il libro torna sugli scaffali con forza rinnovata, pronto a parlare a un pubblico che ha vissuto sulla propria pelle molte delle paure descritte tra le sue pagine.
La protagonista, Gaia, è il cuore pulsante della storia. Una giovane donna che vive in una società iper-controllata, dove ogni gesto è regolato e ogni emozione rischia di diventare sovversiva. Divisa tra due relazioni, rappresentazione metaforica del contrasto tra conformismo e ribellione, Gaia è alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ma soprattutto, è alla ricerca di se stessa.
Nel suo viaggio interiore, l’amore diventa bussola ma anche ostacolo. Da una parte c’è la sicurezza, dall’altra il desiderio di libertà. Il dilemma non è solo romantico: è esistenziale. Chi siamo davvero, quando il mondo intorno ci impone chi dovremmo essere?
Non è solo un oggetto. Il plexiglas, che nel romanzo separa fisicamente le persone, si fa metafora potente di una società in cui il contatto – umano, emotivo, autentico – è diventato merce rara. Barriera trasparente ma invalicabile, rappresenta tutte le distanze che abbiamo imparato a conoscere: tra individui, tra desideri e realtà, tra libertà e paura.
Given utilizza questo simbolo per riflettere su un tema cruciale: quanto siamo disposti a rinunciare per sentirci al sicuro? E quale prezzo ha questa rinuncia, soprattutto quando tocca le sfere più intime della nostra umanità?
In un contesto dominato dalla sorveglianza e dalla paura, La vita oltre il plexiglas lancia un messaggio chiaro: è l’arte, la cultura, l’amore a renderci ancora umani. Gaia non combatte con le armi, ma con la forza delle emozioni, dei ricordi, della bellezza. È questo che la salva, ed è questo che può salvare tutti noi.
Il romanzo, così, diventa anche un inno alla resilienza. Non nel senso banale del termine, ma come capacità di preservare l’essenziale anche nei momenti più bui.
La nuova edizione con Ossorosso Edizioni arriva in un momento storico particolare. Le emergenze sanitarie sembrano alle spalle, ma le conseguenze sociali ed emotive sono ancora ben presenti. In questo scenario, il romanzo di Given si presenta non solo come un’opera di narrativa, ma come uno specchio, un campanello d’allarme, una riflessione profonda.
Chi ha letto la prima edizione troverà nuove sfumature, nuovi significati. Chi lo scopre oggi, invece, avrà tra le mani un romanzo che riesce a emozionare, far riflettere e – forse – cambiare prospettiva.
Perché, come suggerisce il titolo, la vita oltre il plexiglas non è solo possibile. È necessaria.