Roberto Saviano

NAPOLI (di Chiara Esposito) – A circa due anni dalla sua uscita, “La paranza dei bambini” di Roberto Saviano arriva negli USA e nel Regno Unito.

Si tratta del terzo romanzo dello scrittore, il primo interamente di finzione: dieci ragazzini di Forcella e Ponticelli accecati dal desiderio di potere cercano in tutti i modi di entrare nella Camorra, scegliendo il crimine e la violenza per raggiungere un modello ideale di esistenza che non porta altro che morte.

Un traguardo notevole per il giornalista e scrittore partenopeo, che proprio per l’occasione si racconta al New York Times.

Il giornalista Ian Fisher nel recensire il libro <> spiega Saviano in un post sulla sua pagina instagram. Ecco perché i due hanno passeggiato insieme per le strade di Napoli, di quella città che fa da sfondo al romanzo e che è insieme <>.

Pochi giorni fa invece, un’altra intervista dello scrittore è stata rilasciata dal quotidiano britannico The Guardian. “La mia battaglia con i libri continua, anche se tutto ciò che ho scritto mi ha messo nei guai” riferisce stavolta Saviano , aggiungendo: “non sono sicuro di vincere, ma sono sicuro che questo è il modo di cambiare le cose.”

Poi un riferimento immancabile allo stato attuale della politica italiana: “Questo è un governo pericoloso, che rischia di essere il primo governo chiaramente autoritario in Europa [questo secolo]. Le parole di Salvini sono vicine alle parole di Orbán, di Putin.

Ha basato tutta la sua campagna sull’ attaccare i migranti, senza mai dire nulla contro la mafia, di cui non capisce nulla.” Parole dure ma non inaspettate.

È da molto infatti che i due si attaccano a vicenda anche tramite post sui social network, come quello dello scrittore contro la politica anti migranti del governo e quello del vicepremier di lasciarlo senza scorta.

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