NAPOLI – È stato l’evento “Memorie.20” a dare il via ieri, sabato 20 giugno – alla presenza del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – alla ripresa post Covid delle attività della Chiesa di San Biagio Maggiore, sede della Fondazione Giambattista Vico.

Un incontro particolarmente sentito, non solo da invitati e relatori, ma anche da residenti, commercianti e turisti incuriositi dalla musica e dall’originale installazione d’arte contemporanea, che dall’esterno della struttura conduceva fino all’altare. Una creazione firmata dal direttore artistico della Fondazione Mauro Maurizio Palumbo, anche curatore dell’evento, per incentivare riflessioni su storie, filosofie e ricordi. Ma, soprattutto, sulla Cultura. Un’opera costituita da 20 sedie, adagiate su un lungo tappeto rosso, riservate ad altrettanti “personaggi memorabili”, che hanno fatto la storia di Napoli, molti, ospitati proprio lì, dove il Vico è stato battezzato e suo padre sepolto, in quella piccola chiesa che si erge sulle rovine del tempio di Augusto. Tra i “destinatari” delle sedute, Benedetto Croce, Raimondo di Sangro, Eleonora Pimentel Fonseca, ma anche Aldo Masullo, Gerardo Marotta, Luciano De Crescenzo, Eduardo De Filippo, Totò e Massimo Troisi. Oltre al “padrone di casa”, Giambattista Vico.

Alla manifestazione, aperta da un intervento musicale di Francesca Curti Giardina, Dario di Pietro e Andrea Bonetti, hanno preso parte, moderati dal filosofo ambientalista Vincenzo Pepe: Luigi Maria Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico; Maria Coletta, direttore della sede di Napoli della Fondazione Giambattista Vico; monsignor Mariano Imperato, parroco emerito di San Biagio Maggiore; Antonio Salierno, presidente della Fondazione Fabozzi , Maria Pia Musella, direttrice didattica della stessa Fondazione; il coreografo francese Alexandre Roccoli e la pittrice Antonietta Lauro, che per l’occasione ha realizzato un’opera site-specific.

Due ore intense, durante le quali si è parlato dell’importanza della Memoria nelle sue molteplici sfumature, annunciando un ambizioso progetto, sospeso tra arte e pedagogia, che prenderà forma nei prossimi mesi in collaborazione con la Fondazione Fabozzi e l’Università Suor Orsola Benincasa.

“La Fondazione Giambattista Vico – spiega Vincenzo Pepe – partendo dalla memoria dei grandi napoletani, vuole contribuire a ridisegnare il futuro di Napoli. La piazzetta antistante la Chiesa di San Biagio Maggiore in via San Biagio dei Librai diventerà, infatti, il luogo della memoria e del ricominciamento di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia”.

In calendario, da settembre, concerti, cineforum e spettacoli ospitati sia all’interno che fuori la chiesa, nello spiazzo che a breve verrà dedicata proprio a Giambattista Vico.

“Memorie.20 – dichiara Mauro Maurizio Palumbo – è un progetto culturale per una didattica della memoria. Bisogna puntare sulla cultura che genera bellezza. L’ignoranza genera mostri! La memoria è un processo che attiva ricordi, che possono diventare memoriali, che rendono il passato presente”.

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