NAPOLI – La Basilica della Pietrasanta ospiterà giovedì 24 marzo 2022 alle ore 20 un Concerto di Beneficenza per l’Ucraina dedicato alla popolazione in fuga dalla guerra. L’iniziativa è stata voluta dall’Associazione Pietrasanta Polo Culturale onlus nell’ambito della rassegna musicale organizzata nella meravigliosa Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta con l’Orchestra Discantus Ensemble diretta dal Maestro Luigi Grima. Quello di giovedì prossimo sarà un appuntamento speciale: tutto il ricavato infatti sarà devoluto a favore delle donne e dei bambini vittime della guerra, d’intesa con il Consolato Generale d’Ucraina a Napoli.
Durante la serata verranno cantati dalla giovane soprano ucraina Yuliana Pylypiuk due brani tratti dal repertorio della sua terra e a fine serata ‘O sole mio, musicata nel 1898 ad Odessa, sul Mar Nero. Qui si trovata infatti il compositore Eduardo Di Capua per una tournee nell’Impero Russo, con in tasca il testo di Giovanni Capurro. Una splendida alba sul mar Nero durante un lungo soggiorno ad Odessa ispirò la canzone napoletana più nota al mondo.
«Se l’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere – spiega il presidente dell’Associazione Pietrasanta Raffaele Iovine – Sono parole di Gaetano Salvemini oggi quanto mai attuali. Indugiare di fronte alla tragedia umanitaria in atto non è da uomini, è da vili. Siamo stati educati ai valori della libertà, della tolleranza e della democrazia. Non consentiremo a nessuno di metterli in crisi».
«Con questo concerto di beneficenza per il popolo ucraino – conclude Iovine – l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale onlus invita tutti i cittadini a prendere posizione per dire no alla guerra, per dire no ad ogni forma di dispotismo e di violenza».
«In questo momento particolarmente drammatico per l’umanità tutta – aggiunge Luigi Grima, direttore dell’Orchestra Discantus Ensemble – noi musicisti abbracciamo i nostri strumenti e simbolicamente abbracciamo i nostri amici ucraini, mettendo a disposizione il nostro talento per raccogliere fondi e supportare aiuti umanitari al popolo ucraino. Doniamo così le nostre capacità artistiche nel modo migliore: un concerto come messaggio di pace e come contributo materiale alle necessità dei nostri fratelli. E O’ sole mio rappresenterà un ponte simbolico che unisce Napoli e Odessa, un grande inno di pace e di fratellanza».