NAPOLI – Natale, musica e solidarietà. È la timeline della squadra di Hub Music Project, l’associazione salernitana che, grazie alla disponibilità del Modo Club, anche quest’anno si propone al pubblico della notte con il classico appuntamento benefico a favore della Mensa dei Poveri di Salerno. Chiamata a raccolta stasera, il club di via Fratelli Bandiera per una notte di note, quelle belle, che fanno anche bene al cuore.
Ospite d’eccezione della serata sarà Giovanni Block, da ormai un decennio nel novero dei più interessanti cantautori napoletani. Classe ‘84, flautista, cantautore, compositore, sperimentatore, Block è un artista lontano da ogni cliché che utilizza liberamente tutti i linguaggi musicali possibili, mantenendo intatta una forte identità testuale e lirica, che diventa anche la sua cifra stilistica, unica e riconoscibile, nel panorama della canzone d’autore.
Ama definirsi un canta-compositore, “una parola che cercherò di farmi approvare dall’Accademia della Crusca” – ha affermato di recente in un’intervista spiegandone il significato, ovvero “colui che ha sviluppato negli anni la capacità di immaginare già al momento della composizione, l’arrangiamento e quindi il processo di creazione in verticale della musica che quel brano avrà”. Dopo molti premi nazionali ricevuti (Premio Alex Baroni, Targa Bigi Barbieri, Premio Fabrizio De Andrè, Premio Lucio Battisti, Premio Sisme SIAE 2007, Premio Are Festival, Premio Argo Jazz ed altri) nel novembre del 2008 il Club Tenco lo consacra alla critica consegnandogli il Premio Tenco come migliore autore emergente.
Ancora una volta l’happening di Natale targato Hub Music Project – un’occasione per scambiarsi gli auguri ma anche per fare una buona azione – si riconferma a favore della storica mensa salernitana, fondata nel 1994 da Mario Conte, oggi punto di ristoro e luogo di aggregazione familiare per tanti bisognosi con una media di circa 150 pasti caldi al giorno distribuiti gratuitamente. All’ingresso del Modo una postazione permetterà di fare un’offerta libera per la Mensa di San Francesco.
GIOVANNI BLOCK
Nel 2009 arriva primo al festival Musicultura di Macerata e in quell’occasione viene definito come “il vero erede della canzone d’autore”. Nel 2012 l’album d’esordio, “Un Posto Ideale”, nel 2014 riceve il Premio Sele D’oro per il Mezzogiorno nella sezione dedicata alla musica e alla poesia. Nel 2016 produce e arrangia “S.P.O.T.” acronimo di “Senza perdere ‘o tiempo”, primo esperimento in dialetto che ha messo d’accordo pubblico e critica, una “riscoperta delle origini” con riferimenti alla tradizione più nobile della canzone partenopea e alle sue origini, che non dimentica la modernità dei suoni e delle vocalità combinate con la profondità dei testi. L’album riceve due candidature per le Targhe Tenco (migliore album in dialetto e migliore canzone) e vince il Premio “Disco Mia Martini” come migliore Album in Dialetto 2016. È inserito nei 100 nomi dell’anno 2012 de “La Repubblica” dal giornalista Gianni Mura. È il direttore artistico dell’Ugo Calise Festival (Festival molisano per la giovane canzone d’autore) ed è l’ideatore e il direttore artistico del Be Quiet, club di artisti del Sud, laboratorio permanente di scambio e di idee nel mondo della canzone d’autore e non solo, che ha ormai sede fissa al Teatro Bellini di Napoli. Nel 2017 è impegnato con la PoloSud Records alla produzione artistica e agli arrangiamenti dei dischi di Momo (consacrata da Chiambretti per il brano “Fondanela” e autrice di successi come “Che bella Gente” cantata a Sanremo da Simone Cristicchi), e Adel Tirant, una delle star dello show internazionale “Dignità autonome di Prostituzione”.