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NAPOLI (di Federica Colucci, foto di Klaus Bunker)- L’ambiente era quasi intimo, conviviale. Una festa di compleanno dopo anni di passione (e anche con qualche sofferenza). Tanti amici e conoscenti tra il pubblico (tra questi, il maestro Beppe Vessicchio). Tre orchestre a darsi il cambio sul palco. E le emozioni, dipinte sul volto di tantissimi spettatori. Ma il compleanno in realtà era un grande evento. Le celebrazioni per i 25 anni della Nuova Scarlatti, l’orchestra che ha raccolto il testimone dell’orchestra Rai sciolta nel ’93, sono state un successo di pubblico: il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare stracolmo con oltre 800 persone.

Anche se, come ricorda il direttore artistico del collettivo di orchestre sotto la sigla NOS Gaetano Russo, più che celebrare i 25 anni passati sono un invito a guardare con ottimismo ai prossimi 25. Ed è per questo che sul palco si sono “date il cambio” l’ensemble maggiore (diretta da Daniele Giulio Moles) e la Scarlatti Junior (composta da circa 100 ragazzi tra i 10 e i 20 anni) in un climax crescente culminato in una straordinaria interpretazione del Boléro di Ravel con 160 musicisti sul palco.

L’evento è stato organizzato dalla Nuova Scarlatti e dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ed è stato inserito (come main event) nel palinsesto di appuntamenti della “Giornata della disconnessione” promossa dal Comune di Napoli come “invito a spegnere gli smartphone e godersi il bello”. E di bello, in note, se n’è sentito tanto.

Sul palco, dopo un cadeau dell’orchestra amatoriale Scarlatti per Tutti guidata da Bruno Persico, è salita l’Orchestra Scarlatti Junior diretta nel brano iniziale di Alessandro Scarlatti da Gaetano Russo, direttore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti nonché coordinatore artistico della nuova Comunità delle Orchestre Scarlatti, mentre Daniele Giulio Moles (collaboratore storico della NOS) ha diretto sia la Junior con Schubert, che la Nuova Orchestra Scarlatti nella Settima sinfonia di Beethoven e, infine, le due Orchestre riunite – oltre 150 musicisti, almeno quattro generazioni insieme sul palco – in un trascinante Boléro di Ravel.

A riconoscere il valore della Nuova Scarlatti e di 25 anni di grande musica, che l’hanno resa una delle più apprezzate ambasciatrici della musica italiana nel mondo, ci ha pensato proprio l’Assessorato guidato da Nino Daniele, che ha conferito durante il concerto la medaglia della città di Napoli per meriti artistici al suo fondatore Gaetano Russo. Dal palco, commosso, Russo ha dichiarato: “Nessun uomo può fare qualcosa se non ci sono gli altri. Io rappresento gli altri, non me stesso: rappresento coloro che vogliono fortemente qualcosa e dedicano a quest’obiettivo il loro tempo e la loro attenzione. La mia grande passione per la musica è quasi privata. La mia grande passione reale è l’azione sociale attraverso la musica, far vivere la Civitas attraverso la musica, con le sue regole e i suoi valori. Ci vorrebbero più realtà ispirate alle regole e ai valori di un’Orchestra e, insieme, ci vorrebbero più Orchestre per trasmettere tutto ciò: la nostra società sarebbe sicuramente migliore”.

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