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“Ragione Vs sentimento”, Francesca di Giuseppe ci racconta dove finisce il sentimento e dove inizia la ragione

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NAPOLI (Di Anna Calì/ foto Gianni Ortolano) – “Ragione e sentimento” non è solo il celebre romanzo di Jane Austen o il brano cantato da Maria Nazionale: è una dicotomia eterna, che ci attraversa ogni giorno. A volte scegliamo con la testa, altre volte con il cuore. E proprio in questo spazio sospeso tra logica ed emozione si muove Ragione vs Sentimento, titolo del libro scritto dalla giornalista e scrittrice Francesca Di Giuseppe.

Nel libro si intrecciano due piani che raramente trovano spazio insieme nella narrativa italiana: da un lato la determinazione di una ragazza, Diletta che gioca a calcio e lo fa in un mondo che spesso relega lo sport femminile ai margini; dall’altro il battito irregolare dei sentimenti, quelli che arrivano senza preavviso e costringono a ridefinire le priorità.

Perché, in fondo, tutti noi viviamo con un conflitto dentro. Ma è proprio lì che comincia la storia.

Quale lezione del mondo del calcio, ad esempio riguardo a disciplina, lavoro di squadra o gestione delle emozioni, pensi abbia influenzato la stesura del Suo libro Ragione vs Sentimento e in che modo?

“Credo principalmente lo spirito di squadra che il calcio genera come tutti le altre discipline sportive di squadra. E poi il fatto che lo sport è per tutti e di tutti, mi sono concentrata sul calcio femminile ma non dimentichiamo gli sport paralimpici e le grandi emozioni e lezioni che ci regalano”.

Da giornalista e da autrice, come l’esperienza nella redazione le ha insegnato a bilanciare obiettività e coinvolgimento emotivo, spunti che tornano anche nel confronto tra “ragione” e “sentimento”?

“Bella domanda! Non è facile restare distaccati davanti a un qualcosa, una notizia da dare che ti coinvolge personalmente. La consapevolezza e la capacità di scindere l’anima sentimentale da quella razionale è fondamentale nel nostro lavoro, per garantire l’obiettività di cui siamo portatrici e portatori, ma credo anche nelle scelte di vita di tutti giorni”.

Per chi ancora non lo conosce, potreste raccontarci brevemente la sinossi di Ragione vs Sentimento? Qual è il filo che lega i personaggi o le idee centrali?

“È la storia di Diletta, una ragazza con un sogno: giocare a calcio e farne un lavoro. Durante il suo percorso di crescita avrà momenti di difficoltà legati all’arrivo dell’amore per un giovane che la farà vacillare parecchio, metterà in dubbio più volte se stessa e la sua passione per il calcio. Con questo romanzo sportivo ho voluto sì raccontare l’amore verso un’altra persona e verso uno sport ma ho cercato di dare spunti di riflessione su temi come il rispetto dell’altro, le frasi fatte, i cliché e un certo approccio culturale ancora chiuso verso il calcio femminile. Infine, ho provato a dare un messaggio alle giovani e ai giovani: credete fino in fondo ai vostri sogni”.

Il titolo “Ragione vs Sentimento” mette in primo piano una dualità. Può raccontarci qualche episodio nel libro in cui questa tensione raggiunge un climax particolare, e perché proprio quel momento?

“In due momenti particolari: quando cioè Diletta, da adolescente prima e da giovane donna poi, si sente chiusa nella morsa del dover scegliere tra amore e calcio. Momenti precisi perché la protagonista proprio in quelle circostanze crede che quella scelta le potrà cambiare la vita”.

Quale fase del processo di scrittura ha trovato più stimolante o più sfidante e come ha affrontato le eventuali difficoltà?

“Il testo nasce dalla scrittura di due racconti in momenti diversi e distanti che, date alcune delle circostanze della vita, ho sentito di dover mettere insieme, unire al fine di generare qualcosa. Ti confesso che entrambi sono nati in modo talmente spontaneo che nemmeno io ti so spiegare la linearità di questo flusso creativo”.

Sta già lavorando a un nuovo libro o progetto editoriale? Possiamo anticipare qualche pista su temi o generi che le piacerebbe approfondire?

“Le idee ci sono, due in particolare di cui, per scaramanzia dico solo che avranno al centro sempre il mondo dello sport che, come per Diletta, è anche il mio”.

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