NAPOLI (di Giulia Sferrazzo) – Un’altra serata da record per Sanremo, che anche questa volta ha totalizzato il 60.01% di share con 10.001.000 milioni di spettatori, dei numeri che confermano il trand positivo di questa edizione.
Tanti gli ospiti presenti, a partire da Teresa Mannino, prima comica dell’edizione, che ieri sera ha ricoperto il ruolo di co-conduttrice, portando sul palco un monologo dalle note ironiche, sul rapporto tra l’uomo e la natura.
Un intervento che ha diviso a metà i social, tra chi ha tanto apprezzato le parole della donna e chi invece ha trovato l’intero discorso “misandrico e di poco gusto”, scagliandosi contro di lei e definendola una “non comica incapace di far ridere”.
Tanti quindi i pareri contrastanti sulla presenza della Mannino, che però tra momenti divertenti, discorsi un po’ confusi e una breve parentesi da cantante, assieme a Gianni Morandi, ha comunque ben svolto il suo lavoro di “co-cò”.
Ma Teresa Mannino non è stata l’unica ospite, presenti infatti anche Eros Ramazzotti con la sua “Terra promessa” a 40 anni dall’uscita del brano, che subito dopo l’esibizione ha voluto spendere due parole per la guerra in Medio Oriente: “Quasi 500 milioni di bambini non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre. Pace.”.
Un intervento simile a quello proposto nelle scorse serate da Dargen D’Amico, e che trova appoggio nel testo della canzone di Ghali, che in questi giorni si è trovato al centro delle polemiche.
La comunità ebraica italiana ha infatti accusato l’artista di portare all’Ariston una propaganda anti israeliana, sotto l’indifferenza della Rai che non farebbe nulla per fermarlo.
Ghali ha risposto a queste accuse tramite il suo profilo Instagram, con un post in cui chiarisce la situazione: “Sto leggendo in rete appelli, commenti, rispetto al testo della mia canzone.
Sono venuto a Sanremo per portare un messaggio, non ho ne il ruolo né l’ambizione di risolvere una questione internazionale. Ma se la mia esibizione porta a ragionare sull’irragionabile, se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere allora ben venga.Non si può andare oltre. È necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso”. Un Sanremo che quindi non riesce ad allontanarsi dalle polemiche, ma che nonostante tutto, continua ad intrattenere gli italiani, anche grazie alla presenza di ospiti d’eccezione, come Russell Crowe e la sua band.
L’attore ha portato sul palco del festival il suo brano “Let Your Light Shine” e ha anche annunciato le date italiane del suo tour, mostrando tutti il suo apprezzamento per il nostro paese.
Anche questa sera ad esibirsi sono stati solo 15 dei 30 cantanti in gara, e anche questa volta il nero ha dominato gli outfit degli artisti, come quello di Mahmood, di Fiorella Mannoia e de Il Tre. Tra chi ha scelto il nero abbiamo anche Sangiovanni che sul palco porta a che un po’ di Napoli. È infatti doveroso menzionare che il brand indossato dal cantante è GCDS, marchio italiano che vede come creatore Giuliano Calza, designer napoletano classe ’89, laureato all’Orientale di Napoli e che da qualche anno a questa parte si è fatto sempre più strada nel mondo della moda, arrivando a conquistare con i suoi abiti tantissime celebrità internazionali, come Dua Lipa e Kim Kardashian.
Ad andare controcorrente ci sono però i Ricchi e Poveri, che hanno preferito il rosa shocking. Un outfit pensato per loro dal brand italiano Osèree e che, come si può leggere dal loro Instagram, diventa un omaggio all’iconico film con Lindsay Lohan”Mean Girls”.
Molto apprezzato anche sui social, l’abito scelto è diventato subito virale scatenando meme e paragoni tra i due membri del gruppo e Barbie e Ken. Ma se le canzoni e gli outfit sono stati i protagonisti delle esibizioni, a catturare l’attenzione del pubblico, dopo le performance è stato il Fantasanremo, gioco online che prende spunto dal fantacalcio è che permette agli utenti di creare una propria squadra con gli artisti in gara. Tantissimi i cantanti che, venuti a conoscenza di questo gioco si sono prestati a compiere le azioni più strambe, per regalare bonus a chi da casa ha puntato su di loro.
Se infatti avete visto un numero spropositato di matite venir scambiate tra i presenti, cantanti che si presentano sul palco con delle scope, o ancora che rubano borse al pubblico come i La Sad, non vi preoccupate, nessuno è impazzito, semplicemente gli artisti in questione stanno cercando di conquistare più punti possibili.
Punti che serviranno a creare una classifica, proprio come quella che televoto e radio hanno stilato nel corso della serata e che ha visto trionfare Angelina Mango con il brano “La noia” proprio come successo precedentemente a Geolier.
Questa sera invece ad esibirsi durante la serata cover saranno tutti cantanti in gara, affiancati da tanti altri artisti, come ad esempio Gigi D’Alessio, Luchè e Guè Pequeno che accompagneranno Geolier o Umberto Tozzi che canterà insieme ai The Kolors un medley dei suoi più grandi successi.
















