Con la grazia dei grandi debutti e la potenza evocativa dei ritorni che sanno di favola, si apre al Teatro Bracco di Napoli la nuova stagione teatrale con “Senza Ipocrisia”, tributo appassionato e struggente dedicato ad Angela Luce, la diva che ha incarnato la sensualità, la forza e l’anima di una Napoli eterna. Lo spettacolo sarà in scena da giovedì 23 a domenica 26 ottobre e da venerdì 31 a domenica 2 novembre, offrendo al pubblico un viaggio dentro la memoria e la musica, ma soprattutto dentro il cuore di un’epoca. A indossare le vesti, reali e simboliche, della grande interprete è Thayla Orefice, attrice e cantante di intensa sensibilità, capace di riportare in vita il respiro e il carisma di quella donna che, più di molte altre, ha saputo fondere in sé teatro e verità, canto e passione. Accanto a lei, per il lavoro scritto da Giovanna Castellano e presentato da Ar.Te.Te.Ca, sullo storicizzato palcoscenico del teatro di via Tarsia, diretto da Caterina De Santis, si muovono Ciro Capano e Alessio Sica, mentre la stessa De Santis è parte integrante del cast, offrendo la sua presenza a un racconto che diventa atto d’amore. Gli arrangiamenti musicali portano la firma di Giuseppe Fiscale, mentre le coreografie di Carolina Aterrano e i costumi di Anna Giordano disegnano l’estetica raffinata e vibrante di un tempo che non passa mai. La direzione organizzativa è affidata a Enzo Imparato, garante di un equilibrio scenico e produttivo che valorizza ogni dettaglio di questo omaggio d’arte e sentimento. Nell’attesa che precede ogni debutto, si avverte l’emozione di un incontro tra generazioni: quella che ha vissuto il mito di Angela Luce e quella che, attraverso Thayla, lo scopre per la prima volta. Lo spettacolo, infatti, non si limita a raccontare una carriera, ma ricostruisce un universo, quello di una donna che è stata interprete, musa e simbolo di libertà artistica. Sul fondale scuro del palco, una grande partitura visiva accoglie immagini filmate, fotografie e suggestioni, restituendo al pubblico frammenti di vita, luoghi, volti e oggetti che diventano i “testimoni” di una storia fatta di emozioni, arte e memoria. Nella magia del “golfo mistico”, una formazione orchestrale dal vivo, accompagna i brani più celebri portati al successo da Angela Luce, tessendo una trama musicale che fonde la registrazione al respiro autentico degli strumenti. È una presenza viva, che pulsa e si intreccia con la voce di Thayla, capace di donare corpo e calore al ricordo, trasformandolo in nuova creazione. Come hanno dichiarato gli artefici dello spettacolo, “ci siamo seduti intorno a un tavolo con lei negli occhi e nel cuore: Angela come donna da ascoltare, ammirare, amare. Una presenza ammaliante, una creatura che appartiene alla fantasia ma anche alla carne della città”. E in effetti, in “Senza Ipocrisia”, la Luce sembra materializzarsi in un alter ego moderno: Thayla Orefice, che non la imita, ma la reinventa, la rievoca come si rievoca un sentimento che non si può dimenticare. È un viaggio che supera il tempo e l’arte, perché in scena non si celebra solo una carriera, ma un modo di essere: quello di una Napoli che non si arrende, che canta, che ama e che sa ancora emozionarsi. Così, il Teatro Bracco apre la sua stagione con un atto di fede nella memoria e nel sentimento. E in questo omaggio raffinato e struggente, Napoli ritrova se stessa: tra le note, le parole e i silenzi di una donna che ha fatto della verità un’arte, e dell’arte una forma d’amore.
“Senza Ipocrisia”: al Teatro Bracco l’omaggio a una dea di Napoli
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