NAPOLI – Al Grand Hotel Terminus domenica si è tenuta una grande festa culturale, organizzata dall’Accademia degli Artisti presieduta da Carmela Russo che, in quest’occasione, oltre a premiare decine di autori di tutta Italia per essersi distinti coi loro scritti, ha attribuito al noto artista Fabian Perez, pittore di fama mondiale, due ambiti premi: uno alla carriera, il “Da Vinci International Award”, e il riconoscimento quale “Miglior artista Contemporaneo”.
Un artista molto particolare Perez, poliedrico e carismatico, che crea opere che non passano mai inosservate. All’artista sudamericano piace dipingere con colori acrilici, perché si asciugano velocemente e gli consentono di seguire i suoi impulsi, senza che l’attesa di un colore ancora bagnato lo limiti nel generare un nuovo tratto col pennello. Le sue immagini hanno la forza di trasmettere il carisma e la sensualità del suo autore. Pittore, ma anche scultore, Perez sa mettere in ogni sua creazione un pezzo della sua intensa e contraddittoria esistenza.
In cosa consiste la sua arte?
«Un’arte che difficilmente si può sintetizzare in una categoria, in quanto le categorie limitano tanto l’artista quanto le sue opere. Amo mettere nelle mie opere traccia ed essenza della mia vita».
Le donne che dipinge sono vere? Le ha realmente conosciute?
«Sì, tutte le donne che dipingo sono reali e, in qualche modo, hanno fatto parte della mia vita».
Si legge un forte trasporto nella sua arte, come fosse per lei quasi un bisogno…
«La mia arte è intrisa di emotività. È risultato del mio modo di vivere, delle mie passioni, degli incontri che faccio, dei luoghi che ho visto e dei paesaggi che ho vissuto».
Cosa prova per tutti i premi che le hanno riconosciuto?
«Una grande fierezza e felicità. Ricevere un premio in Italia, patria di grandi artisti e profondi conoscitori, mi onora molto. Spero di poter tornare presto e lavorare ancora in questo splendido paese».
La collaborazione con Carmela Russo e l’illustrazione del suo libro cosa rappresenta?
«Le illustrazioni che affiancano i componimenti di Carmela Russo segnano e disegnano un momento decisivo della vita di ogni uomo e donna. Il momento dell’abbandono e il risultato emotivo che questo concetto può avere. I sentimenti sono alla base di queste rappresentazioni e le raffigurazioni tra i miei lavori più intimi ed interessanti, li riconosco con affetto come mie creature profonde, ma delle immagini mi affascina sempre di più anche la dimensione silenziosa, aperta a più interpretazioni. In questo, credo che la mia esperienza come pittore aiuti: sono sempre le sfumature più sottili a rendere interessante un soggetto».